La Scozia è la prima nazione a rendere legge e, quindi, proteggere il diritto ai prodotti di igiene sanitari gratis. La laburista Monica Lennon ha lavorato duro per rendere l’accesso ai prodotti di igiene gratis realtà, accompagnata dall’unanimità del parlamento scozzese. I costi per i prodotti mestruali vanno dai 8 ai 17 euro al mese e molte persone faticano a permetterselo, sembra assurdo, ma più di 2.000 persone nella sola Scozia non riescono ad averne accesso. La quasi totalità delle persone che ne usufruisce è ovviamente a favore e si stima che circa il 64% delle ragazze coinvolte non vada a scuola in quel periodo del mese. Questa legge va ad associare ad una consolidata realtà sociale un diritto. In Inghilterra i prodotti igienici di questo tipo vengono saltuariamente distribuiti gratuitamente presso scuole primarie e secondarie, e la tassa su questi prodotti è scesa al 5% ma si sta lavorando per eliminare definitivamente la tassazione. Un buon numero di stati ha già adottato o sta adottando misure per rendere accessibili i prodotti alla totalità della popolazione- inclusi una dozzina di stati negli US ed altri come Kenya, Canada, Australia, India, Colombia, Malaysia, Nicaragua, Jamaica, Nigeria, Uganda, Lebanon and Trinidad and Tobago. Resta ancora da concludere il percorso verso lo stop della tampon tax avviato in Italia e fermo all’ottobre 2021 quando, grazie al coinvolgimento di alcuni gruppi parlamentari e associazioni, la legge di bilancio ha previsto che l’aliquota, introdotta al 12% per la prima volta nel 1973 e poi salita fino al 22%, venisse abbassata al 10%. Resta una delle soglie più alte in Europa (Germania 7%, Lussemburgo 3%, Francia 5,5%, Belgio 6%). L’obiettivo ora, è quello di portare l’Iva almeno al 4%, ovvero al pari dei beni considerati di prima necessità. Una nota positiva resta il Lazio ,dove sono circa 1 milione e 255mila le donne d’età compresa tra i 14 e i 51 anni e il 46% di loro ha un Isee inferiore o pari a 20.000 euro, sono proprio loro le persone che possono accedere al cashback sugli assorbenti (prima e unica regione italiana al momento) tramite l’utilizzo di un’applicazione da installare sul proprio smartphone, sulla quale caricare lo scontrino per dare prova della spesa effettuata per l’acquisto di assorbenti, tamponi e dispositivi igienici femminili, il risparmio non è consistente in molti casi ma è comunque un passo in avanti in una delle regioni , ricordiamo, più popolose d’Italia. Nelle imminenti elezioni questo punto si scorge a malapena in pochi programmi per lo più di centro-sinistra. Ci auguriamo che oltre all’inserimento di questo punto in tutti i programmi politici elettorali, realtà come quella scozzese siano presto riprodotte in Europa e nel resto del mondo.