Eravate a conoscenza dell’esistenza di una “Strategia europea per la Gioventù”?
Il 26 novembre 2018 il Consiglio dei ministri della Gioventù della UE ha approvato la Risoluzione sulla strategia dell’Unione europea per la gioventù 2019-2027 (che da continuità alla precedente del 2010-2018). Questo documento costituisce il quadro di riferimento per la collaborazione a livello europeo sulle politiche giovanili relative al periodo indicato.
La Risoluzione, elaborata dal Gruppo Gioventù che riunisce i rappresentanti dei Ministeri della Gioventù di tutti gli Stati membri a cui partecipa il Dipartimento, intende fornire una risposta comune e coerente dell’UE alle sfide cui sono confrontati i giovani, in conformità con il principio di sussidiarietà.
Durante una serie di dialoghi condotti tra il 2017 e il 2018 che hanno coinvolto giovani provenienti da tutta Europa, sono stati messi a punto 11 obiettivi europei per i giovani in 11 settori diversi (3 in più rispetto al programma 2010-2018) , rispecchianti le opinioni dei giovani europei e la visione di chi ha partecipato al dialogo strutturato. Questi obiettivi individuano problematiche trasversali che incidono sulla vita dei giovani e rappresentano delle sfide.
La strategia dell’UE per la gioventù si avvale di diversi strumenti, come le attività di apprendimento reciproco, i pianificatori delle future attività nazionali, il dialogo dell’UE con i giovani, la piattaforma della strategia dell’UE per la gioventù e gli strumenti basati su dati concreti. Tra i principi guida del documento ufficiale redatto risalta agli occhi il punto A dei principi guida: “uguaglianza e non discriminazione: contrastare tutte le forme di discriminazione e promuovere la parità di genere, riconoscere che i giovani rischiano di trovarsi confrontati con molteplici forme di discriminazione, compresa quella basata sull’età”. Viene riconosciuta inoltre la mancata rappresentanza a livello politico e nel processo decisionale in seno agli organi politici ed è quindi richiesto il fornimento di un percorso di mobilitazione da chi di dovere. Importante anche la menzione al dialogo tra la stessa UE con i giovani e , quindi , la stessa istituzione europea oltre che ad invitare gli stati membri, prende coscienza di se e cerca di adoperarsi (con un percorso iniziato già da tempo) per facilitare ulteriormente l’inserimento nella società della gioventù. Tra gli obiettivi finalmente prende piede la salute e il benessere mentale, tabù definitivamente venuto a galla durante la pandemia. Per maggiori informazioni sul sito del <dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale> troviamo i programmi e gli impegni su vari fronti dell’Italia sul tema delle politiche europee per la gioventù tra le quali:
- Erasmus+
- Consiglio D’Europa (da non confondere con il consiglio Europeo)
- Centri di ricerca, conferenze e consultazioni europee della gioventù, che hanno luogo con una frequenza sempre maggiore all’interno dell’Unione Europea.