Lo scorso sabato 25 marzo, gli alunni di tutte le seconde si sono recati nell’Aula Docenti della Cocchi-Aosta per assistere a un incontro sul bullismo, in compagnia della presidente dell’associazione “Basta il Cuore”. Per bullismo si intende il fenomeno per il quale un bambino o un adolescente subisce della forme di violenza, fisica o mentale. Se si è vittima di bullismo bisogna sicuramente parlarne con qualcuno, e non reagire allo stesso modo. Inoltre il bullismo può essere fisico, verbale e indiretto. Il cyberbullo, invece, ha diversi i modi di attaccare:
– flaming: insultare la vittima con i social;
-denigration: diffondere voci false della vittima;
impersonation: rubare l’identità della vittima e rovinare la sua reputazione;
-trickery: il cyberbullo prende confidenza con la vittima per poi pubblicare informazioni private. Se si è vittima di cyberbullismo, ecco alcuni consigli:
- non reagire allo stesso livello
- bloccare o segnalare alla polizia postale
- parlarne con qualcuno
- salvare sempre gli insulti per avere prove.
A nome dell’Associazione, la Presidente ci ha parlato di questi terribili fenomeni che coinvolgono sempre più i ragazzi della nostra età. L’associazione è nata perché anche la figlia della presidente è stata vittima di bullismo a scuola da parte dei suoi compagni di classe.
Quello che abbiamo imparato, prima di tutto, è l’importanza di rispettare gli altri, perchè se noi rispettiamo il prossimo saremo rispettati. Gli alunni delle classi coinvolte (2B-2C-2D) hanno partecipato a un “brainstormin” sul concetto di RISPETTO: ognuno di noi ha espresso in una parola che gli veniva in mente ciò che significava secondo lui il concetto di rispetto (diversità, gentilezza, consolare, non giudicare, ascolto, educazione, aiuto, disponibilità, accettare i difetti, non insultare, stimare, non usare violenza, non prevaricare, non giudicare). Per farci riflettere sul rispetto verso l’altro, chiunque esso sia, la presidente ha fatto l’esempio del personaggio Mercoledì Addams, protagonista della serie TV “Wednesday”: se per caso nella nostra classe entrasse una ragazza come Mercoledì, quali sarebbero le nostre reazioni? Probabilmente tutti quanti ci saremmo messi a ridere e l’avremmo fatta soffrire. Questo per farci capire che tutti quelli che si differenziano dalla massa possono essere soggetto di bullismo e non è giusto. Abbiamo infine visto un video in cui un ragazzo, tifoso della Roma, fa amicizia con una ragazza, e la invita a prendere un gelato, scoprendo così che è sulla sedia a rotelle. Allora la attribuisce come diversa, ma alla fine capiamo che il ragazzo si riferisce alla squadra, perchè lei tifa la Lazio, e non alla sua condizione motoria.
Durante l’incontro è stata anche spiegata la Legge 71/2017 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”. Questa dice che il cyberbullismo è una qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione verso un altro. Ogni istituto scolastico deve individuare fra i docenti un referente con il compito di coordinare le iniziative di prevenzione e di contrasto del cyberbullismo. In un’ottica di alleanza educativa, il Dirigente Scolastico che venga a conoscenza di atti di cyberbullismo informerà tempestivamente i genitori dei minori coinvolti. Le istituzioni scolastiche devono promuovere, nell’ambito della propria autonomia, l’educazione all’uso consapevole della rete internet e ai diritti e doveri ad esso connessi. Ogni ragazzo ultraquattordicenne che sia stato vittima di cyberbullismo può inoltrare al titolare del trattamento o al gestore del sito internet o del social media un’istanza per l’oscuramento, la rimozione o il blocco dei contenuti diffusi nella rete. È stata estesa al cyberbullismo la procedura di ammonimento prevista in materia di stalking. In caso di condotte di ingiuria, diffamazione, minaccia e trattamento illecito di dati personali commessi mediante internet da minori ultraquattordicenni nei confronti di un altro minorenne, se non c’è stata querela o non è stata presentata denuncia, è applicabile la procedura di ammonimento da parte del questore. I servizi territoriali promuovono progetti personalizzati per sostenere le vittime di cyberbullismo e per rieducare i minori autori di cyberbullismo.
Cosa fare in caso di bullismo a scuola? Si deve segnalare il fatto agli insegnanti o al Dirigente e non reagire allo stesso modo del bullo. In caso di cyberbullismo, non si deve ignorare né commentare o condividere un contenuto offensivo. Le persone infatti dovrebbero mettersi nei panni di quella persona che subisce, segnalare i contenuti e i social ma anche denunciare il fatto.