Quando si parla di arte, ci si può riferire a tante cose: musica, ballo, canto, recitazione, ma nel mio immaginario, la singola parola “arte” mi ha sempre condotto verso strade ben definite, ovvero, quelle della pittura, dell’architettura e della scultura. In fin dei conti viviamo solo nella terra di Michelangelo (che gli americani hanno definito pornografia, in quanto l’unica statua degna di fama che posseggono è stata realizzata dai francesi) di Caravaggio e Vitruvio. E in questo immaginario artistico fatto di forme e colori, vi sono artisti contemporanei del territorio nostrano che si dilettano a modellare materiali, dando vita a delle opere. Siamo andati a trovare uno di loro per poterveli presentare.
<<Benvenuto alla Voce dell’Umbria. Vorresti dirci con chi abbiamo il piacere di parlare e cosa significa per te essere un’artista?>>
<< Mi chiamo Gianluca Foglietta, voglio descrivere quello che rappresenta l’arte nella mia famiglia. Mio
padre Giancarlo, ha iniziato giovanissimo a dipingere, esprimendo la sua passione e le sue emozioni usando colori e pennello su una tela che prendeva vita. Io e mio fratello Gianmarco, siamo nati e cresciuti in un ambiente stimolante e creativo, che ci ha completamente assorbito e fatto innamorare.>>
<<Quindi siete in tre a creare opere in famiglia. Qual è il vostro stile?>>
<<Con il passare del tempo e il trascorrere della vita, i nostri stili si sono evoluti e diversificati, determinati dalle proprie ispirazioni, aiutando a conoscerci più nel profondo e rafforzando così il nostro legame grazie al confronto.>>
<<Quindi per voi, l’arte é uno strumento di condivisione emozionale.>>
<<Siamo completamente trasportati dal flusso dell’arte, che ci muove emotivamente ed emozionalmente, stimolandoci nella ricerca e nella sperimentazione. Elementi fondamentali nella continua evoluzione ed espressione di se stessi, che muove verso una più alta e sconfinata esigenza creativa.>>
<<Dicci di più riguardo la vostra filosofia di pensiero.>>
<<Pensiamo che ogni grande progetto di successo nel futuro inizi da un percorso ben pianificato nel presente, basato su fondamenta solide.>>
<<Quindi possiamo dire che in ogni percorso, anche in quello più astratto, nulla é lasciato al caso od è fine a se stesso. Mi piacerebbe più avanti poter dar spazio alle vostre opere e alle vostre creazioni, magari presentandocele e raccontandoci ciò che per voi esprimono. Grazie per essere stato con noi, a presto>>.
Dunque una filosofia di pensiero atta a dare qualcosa agli altri, una comunicazione che crei quel senso di
arricchimento che possa lasciare qualcosa di buono. Potrebbe essere questa la mission che ci ha raccontato Gianluca Foglietta nella breve intervista di questo articolo. In fin dei conti, un altro grande artista, nei teatri cantava “libertà’ è partecipazione”. Cosa c’è di più bello dunque, di partecipare ad un percorso accrescitivo emozionale? Così fu scritto da Jacopo Andrea Fagioli.