Cosa vi viene in mente se vi dicessi “Zerocalcare”? Qualche nonno o suo coetaneo potrebbero pensare che stiamo parlando di uno spot che pubblicizza qualche metodo all’avanguardia per una buona pulizia della lavatrice o della lavastoviglie…tranquilli, per quello è sufficiente un valido aceto dimenticato in dispensa. Invece, io mi riferisco a un noto fumettista emergente che da un paio d’anni a questa parte è entrato a far parte della famiglia Netflix con un’insolita e rivoluzionaria serie tv, “Strappare lungo i bordi”, che ha debuttato nel novembre 2021 sulla piattaforma streaming tenendo attaccati allo schermo milioni di spettatori per seguire le vicende di Secco e dei suoi amici, disegnati e pensati dalla mente creativa dell’autore.
Sentendo questo nome mi vengono in mente tante emozioni contrastanti tra loro, complicati rapporti umani e Roma, dove tutto è ambientato e dove mi trovavo al momento dell’uscita della serie; quando per un progetto scolastico io e i miei amici abbiamo sperimentato per un paio di giorni la vita da ragazzi indipendenti. Mi ricordo come fosse ieri noi, riuniti su un unico letto e con gli occhi fissi su un piccolo display del telefono (non abbastanza per tutti), che con un sottofondo romano ci immedesimavamo nelle sensazioni provate dai personaggi e seguivamo le loro avventure. Che ve lo dico a fare! Mi sono sentita privilegiata nel condividere questi momenti con loro: per la prima volta ci siamo sentiti degli “insignificanti fili d’erba” e abbiamo assaporato la fortuna di vivere leggeri e spensierati rispetto alle insidie che il mondo ci presenta. È stato come se Zerocalcare fosse capitato al momento giusto e nel posto giusto. Ci ha presentato Roma come un’occasione per goderci i nostri anni fondendo attimi felici a ansie, paure e incertezze. Nel tempo libero giravamo la città e alzavamo gli occhi al cielo percependo di essere un granello di sabbia rispetto a ciò che ci circonda, prendendo consapevolezza che abbiamo la possibilità di commettere errori e di fare scelte sbagliate, ma al tempo stesso di riprenderci al meglio con accanto chi ha sempre fatto il tifo per noi. Per quanto mi riguarda devo tanto a “Strappare lungo i bordi”, che tra una lacrima e una risata mi ha fatto crescere, non in modo traumatico e spaventoso, ma con la cognizione che gli ostacoli non vanno evitati, ma affrontati con il giusto rilievo che permette di mantenere un minimo di serenità.
Di recente è stata annunciata l’uscita in onda di “Questo mondo non mi renderà cattivo”, un’altra serie di Zerocalcare che ha specificato non essere il sequel della prima stagione, ma la storia di un vecchio amico che torna nel quartiere e si sente spaesato trovando ogni cosa diversa. Sarà compito di Zero aiutarlo a sentirsi a casa, ma difficilmente sarà in grado di indirizzarlo a trovare il suo posto nel mondo. Sono curiosa di sapere cosa ha in serbo per noi questa nuova stagione, dedicata a chi lotta per vivere secondo i propri principi e per non lasciarsi troppo contagiare da ciò che lo circonda. Sarà online dal 9 giugno, giorno che coincide con la fine della scuola nel mio caso, con un insieme di sensazioni particolari derivate dalla fine del liceo, dalla maturità alle porte e dalla preparazione a una nuova fase della vita. Speriamo di avere una coscienza a forma di Armadillo e con la voce di Valerio Mastandrea che mi guidi senza troppi sbandamenti durante questo periodo che anche grazie a Zerocalcare sarà indimenticabile.
P.S. Cari lettori, a volte per risolvere le difficoltà che ci perseguitano basta uscire e andare a prendere un buon gelato.