Il prodotto esclusivo si chiama Sintesi ed è stato presentato in azienda agli operatori del settore
(AVInews) – Magione, 12 apr. – Grazie a un’innovativa tecnica di lavorazione, introdotta per la prima volta proprio dall’azienda, la Molini Fagioli è riuscita a produrre il primo sfarinato in Italia realizzato grazie alla macinazione integrata di grano tenero e grano duro. Il nome commerciale di questo nuovo ed esclusivo prodotto è Sintesi. Dopo averlo presentato in anteprima alle fiere internazionali Sigep di Rimini (Salone internazionale di gelateria, pasticceria e panificazione artigianale) e Identità golose a Milano (Hub internazionale della gastronomia), Molini Fagioli ha presentato Sintesi ai distributori e collaboratori nazionali del settore della ristorazione, della pasticceria e dell’arte bianca. L’evento si è tenuto proprio nella sede di Magione, nel Fagioli Lab. Presenti il direttore commerciale Daniele Belletti e il responsabile tecnico Paolo Spadaro.
“Sintesi – ha spiegato Belletti – è un prodotto esclusivo per due motivi. Innanzitutto, perché ottenuto da una tecnologia brevettata della nostra azienda, la macinazione integrata. Poi perché per la prima volta il grano duro e il grano tenero italiano vengono macinati assieme. Si ottiene così uno sfarinato di un colore e di un profumo unici nel loro genere”. “Quindi – ha aggiunto Spadaro – non una miscelazione di semola e farina, ma un prodotto a sé, che non ha simili al mondo. Per realizzarlo, infatti, andiamo a lavorare insieme, in maniera totalmente atipica, due tipologie di grano completamente diverse tra loro. È un vero e proprio brevetto nel brevetto. Il primo riguarda la macinazione integrata, una particolare tecnica che implica l’uso della pietra e del cilindro: la pietra per mantenere intatte le caratteristiche organolettiche del chicco del grano, il cilindro per rendere lo sfarinato più stabile e lavorabile. L’altro brevetto riguarda la lavorazione in contemporanea di due tipologie di grano così diverse tra loro”.
“I vantaggi di questo sfarinato sono molteplici – ne ha poi illustrato le applicazioni sempre Spadaro –. Uno fra i tanti è la versatilità del prodotto che può, infatti, essere utilizzato ad esempio sia in pasticceria che in panificazione, in pizzeria così come per fare pasta fresca, sia laminata che trafilata. Lo stesso sfarinato può essere impiegato per fare prodotti diversissimi tra loro. Essere riusciti a creare Sintesi è un grande risultato per la Molini Fagioli che da pochi anni ha iniziato a specializzarsi sul mondo dell’horeca e siamo molto soddisfatti per come i clienti stanno rispondendo”. “Insieme alla nostra filiera corta certificata Oirz (Origine italiana residuo zero) – ha concluso Belletti –,Sintesi è l’altro nostro fiore all’occhiello. Sono i nostri due cavalli di battaglia con i quali miriamo a prenderci importanti spazi di mercato”. Insomma, una strategia quella della Molini Fagioli basata su ricerca, innovazione tecnologica e di prodotto, qualità delle materie prime, rispetto dell’ambiente e trasparenza, che ha permesso all’azienda magionese di radicarsi rapidamente sul territorio, affermarsi e crescere.
Nicola Torrini