Al gradimento dei mercati rispetto alle modifiche dell’articolo del Decreto Legge di agosto sulla tassazione dei cosiddetti extraprofitti degli istituti di credito presentate dal Governo, nelle scorse ore ha fatto seguito quello dei vertici di Confcooperative Umbria. E’ il presidente regionale Carlo Di Somma a sostenere infatti che “l’emendamento presentato al Senato, che auspichiamo possa trovare condivisione da tutte le forze politiche, prevede che in luogo del versamento della tassa straordinaria, le banche possano destinare a una riserva non distribuibile ai soci un importo pari a due volte e mezza l’imposta, andando a rafforzare in tal maniera il loro patrimonio. Questo, nel caso delle Banche di Credito Cooperativo che per loro specificità non possono accedere a mercati borsistici per capitalizzarsi, si tradurrà concretamente in risorse da poter destinare a finanziare imprese e famiglie umbre”.
A chiarire ulteriormente le novità è il chiarisce il Segretario Regionale di Confcooperative, Lorenzo Mariani: “L’ordinamento bancario individua le BCC come un modello bancario fortemente territoriale caratterizzato da una finalità mutualistica con una operatività circoscritta ai luoghi d’insediamento dove esse hanno le loro filiali e dove debbono destinare il 95% del totale erogato. Esse inoltre debbono destinare per legge almeno il 70% degli utili alla riserva patrimoniale indivisibile, ma di fatto suddetta percentuale presenta una media nazionale che si attesta sul 90% essendo questa l’unica fonte di patrimonializzazione che consente alle stesse BCC l’erogazione di credito a favore di imprese spesso micro, piccole e medie, a famiglie e ad enti del terzo settore”.
Confcooperative Umbria si è subito attivata, insieme ai vertici delle due BCC aventi sede legale ed operativa nella regione, per sensibilizzare sul tema gli onorevoli e i senatori umbri: “Abbiamo trovato fin da subito una sensibilità da parte di tutti i rappresentanti politici delle forze di governo – spiegano Di Somma e Mariani – e tra essi l’On. Raffaele Nevi di Forza Italia, dal quale siamo stati subito contattati. Inoltre, il Presidente dello stesso partito politico, Antonio Tajani, raggiunto a sua volta dai vertici nazionali di Confcooperative e Federcasse, fin da subito ha preannunciato pubblicamente possibili modifiche al testo da condividere con la Premier Meloni e con il collega Vice Premier Salvini a tutela degli istituti bancari a spiccata territorialità”.
Ora si attende con fiducia il termine dell’iter parlamentare a difesa delle specificità “di quello che ad oggi – fa sapere Confcooperative regionale – risulta essere l’unico ed ultimo sistema bancario realmente a governance territoriale presente nella nostra regione”.