(AVInews) – Perugia, 5 ott. – “Ci risulta difficile immaginare Isola del libro senza Carlo. In tutti questi anni, lui era diventato per tutti noi un punto di riferimento. Non c’era Isola senza Carlo, né Carlo senza Isola. Quasi un’identificazione del tutto naturale che lo aveva trasformato, edizione dopo edizione, in una sorta di padre spirituale, nobile, un punto di riferimento”.
Queste le parole dell’ideatore di Isola del libro Trasimeno, Italo Marri, a seguito della scomparsa del direttore artistico dell’evento, Antonio Carlo Ponti.
“Il suo contributo era costante – prosegue Marri – indispensabile, sia con le sue pubblicazioni che attraverso i suoi preziosi suggerimenti, talvolta anche polemici, ma sempre costruttivi. Un attivismo straordinario, che lo aveva contraddistinto come uomo e come intellettuale. Una figura poliedrica: giornalista, critico d’arte, scrittore, saggista, poeta. Un uomo spinto dalla curiosità e dall’entusiasmo, infaticabile, sempre alla ricerca di traguardi e di continue ripartenze. Un atteggiamento che ne mostrava il carattere e quel volersi mettere costantemente alla prova, senza porre alcun limite alla propria curiosità e al desiderio di apprendere, capire e raccontare. Una sfida alla vita. Isola ha nei suoi confronti un debito di riconoscenza e di affetto”. “La memoria ce lo restituisce attraverso un’ultima immagine – ha concluso Marri –, intento ad autografare le copie del suo ‘Argo. Una storia italiana’, agli amici di Isola. È stata l’ultima domenica di settembre, a Castel Rigone, in occasione della chiusura della rassegna estiva di Isola del libro. Il suo dono di congedo, accompagnato dall’inconfondibile piglio pungente e ironico. E ci piace ricordarlo così, mentre bonariamente ci rimprovera e ci invita a non esagerare troppo con le parole e col rimpianto”.