ANSA- Per gennaio 2024 le imprese della regione hanno programmato 6.070 assunzioni, meno delle 6.260 del 2013, in controtendenza rispetto al dato nazionale che registra invece un incremento.
L’Umbria tuttavia recupera se si guarda al trimestre, che segna 16.120 previsioni di avviamenti al lavoro, 850 in più (+5,5%) rispetto allo stesso trimestre del 2013.
Sono alcuni degli elementi che emergono dai nuovi dati del Sistema Informativo Excelsior – curato da Unioncamere-Anpal – relativi alle previsioni di entrate al lavoro per quanto riguarda le imprese industriali e dei servizi.
Nel 29% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 71% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita); si concentreranno per il 59% nel settore dei servizi e per il 61% nelle imprese con meno di 50 dipendenti; il 19% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (26%).
In 53 casi su 100 le imprese umbre prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati.
Gli avviamenti al lavoro nel trimestre gennaio-marzo 2024 prevedono 2.240 chiamate nel commercio (+130 rispetto allo stesso trimestre 2013), 1.770 nei servizi di alloggio e ristorazione; servizi turistici (-160), 2.350 nelle costruzioni (+580), 1.830 nei servizi alle persone (+280) e 1.200 nei servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone (+150).
Queste le entrate al lavoro previste in Umbria per tipo di profilo: nel 35% dei casi operai specializzati e conduttori di impianti, nel 31% professioni commerciali e dei servizi, nel 15% dirigenti, specialisti e tecnici, nel 13% profili generici e nel 6% impiegati.