Si parla già di una possibile proroga per la mostra “Rinascimento in Bottega. Perugino tra i grandi della storia”, al momento programmata fino al 28 gennaio 2024 presso il Museo Civico di Palazzo della Penna, a Perugia.
L’esposizione è tra gli ultimi eventi culturali promossi in ordine di tempo dal Comune di Perugia nell’ambito delle celebrazioni per i 500 anni della morte di Pietro Vannucci, con conseguente scia anche nel nuovo anno.
A corredo della mostra un ricco catalogo a colori, edito da Aguaplano, il cui contributo centrale è costituito dal corposo saggio del curatore Francesco Federico Mancini, che si presenta come un’ampia e accurata riflessione sui pezzi in mostra, opportunamente contestualizzati.
La co-curatrice Cristina Galassi è invece autrice di un saggio intitolato “Vite favolose e leggendarie. Topoi e aneddotica dei pittori umbri del Rinascimento”.
I titoli degli altri contributi sono Romanticismo storico: presenze, assenze, gerarchie nelle biografie degli “antichi maestri” di Caterina Bon Valsassina, “Immagini parlanti di persone conosciute tra noi”. La rappresentazione degli “antichi maestri” tra storiografia e memoria identitaria in Umbria nel XIX secolo di Alessandra Migliorati, L’aneddoto dell’Elena di Zeusi tra teorici e pittori di Sonia Maffei.
Curato appunto dal professor Francesco Mancini e dalla professoressa Cristina Galassi, il percorso espositivo si snoda attraverso le sale espositive che ospitano una quarantina di opere provenienti da alcuni dei più prestigiosi musei nazionali: Gallerie degli Uffizi, Reggia di Caserta, Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, Accademia di Belle Arti di Brera, Musei del Bargello, Museo d’Arte Moderna di Bologna – MAMbo e Galleria Nazionale di Parma – Complesso Monumentale della Pilotta.
Numerose anche le collaborazioni con soggetti istituzionali che hanno aderito al progetto aprendo le porte delle loro raccolte: Comuni di Asciano, Carpi, Città della Pieve, Genova, Napoli, Padova, Parma, San Severino Marche, Sansepolcro e la Fondazione Brescia Musei. Importanti prestiti provengono infine da prestigiose collezioni private tra le quali la collezione di Palazzo Foresti, il Polo Culturale Pietro Aldi e Antichità Castelbarco.
A livello locale, si evidenzia la collaborazione con la Fondazione Perugia che ha concesso tre opere dalle proprie collezioni; preziosa anche l’intesa con l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” che ha partecipato al progetto con il prestito di sei dipinti, uno dei quali è stato anche scelto come immagine guida della mostra.
In attesa di avere l’ufficialità di una possibile proroga, sono in programma due visite guidate speciali, sabato 27 gennaio (alle ore 16) e domenica 28 gennaio (ore 10:30), quando a condurre la visita guidata saranno i due curatori della mostra.
Sabato il professor Francesco Mancini, docente di storia dell’arte moderna all’Università di Perugia, che a più riprese si è occupato dell’artista, in particolare in occasione della prima grande monografica Perugino. Il divin pittore, che fu dedicata al maestro pievese (Galleria Nazionale dell’Umbria, 2004).
Domenica ad accogliere i visitatori sarà invece la professoressa Cristina Galassi, docente di storia della critica d’arte nell’Ateneo di Perugia nonché direttore della Scuola di specializzazione in beni storico artistici.
L’iniziativa della visita guidata con i curatori è promossa dall’associazione Rione di Porta Eburnea e dall’associazione Borgo Bello (prenotazione wzapp 349 3131005).