ANSA- E’ stata inaugurata all’Istituto Ciuffelli di Todi (la scuola agraria più antica d’Italia) la “Filiera del vertical farming” primo esempio in Umbria di integrazione tra laboratorio di meristematica, serre verticali idroponiche e commercializzazione diretta dei prodotti ottenuti o loro trasformazione e vendita L’inaugurazione – riferisce l’istituto in una sua nota – è stata preceduta da un convegno dal titolo: “La Filiera del vertical farming come esempio di trasferimento dell’agri-bio-tech”.
La combinazione tra il laboratorio di meristematica con le sue attività di selezione e micropropagazione delle specie vegetali potrà essere utilizzata anche per recuperare delle varietà antiche di piccoli frutti o ortaggi (come già successo per il “Pomodoro Cesarino” varietà autoctona di Montecastello di Vibio) che poi potranno essere coltivate nelle serre idroponiche verticali sperimentali o in quelle di produzione vera a propria e quindi successivamente trasformati nei laboratori di conserve vegetali dell’Istituto.
Questa filiera virtuosa consentirà di ottenere prodotti senza l’utilizzo di fitofarmaci, con una riduzione dei consumi d’acqua fino al 90%, rapidità dei cicli produttivi e quindi dell’impatto ambientale delle produzioni agricole.
La dirigente dell’istituto Venusia Pascucci ha sottolineato la straordinaria importanza per gli studenti che potranno cimentarsi in questa tecnica che rappresenta il futuro per molte tipologie di coltivazioni.
Il professor Roberto Luneia ha sottolineato che gli studenti saranno la parte integrante del progetto in quanto si occuperanno poi anche della raccolta e vendita dei prodotti presso il punto vendita della scuola “La Bottega”, ma utilizzeranno i prodotti ottenuti nelle vertical farm anche per la trasformazione in confetture e conserve vegetali all’interno del laboratorio territoriale di conserve vegetali dell’istituto che verrà attivato a breve.