PERUGIA – “Abit.Art – L’Arte di Abitare il Territorio”, progetto tra arte e cultura realizzato con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Regione Umbria, presenta “MUSIC ABOUT”: esperienze, trend, dj set in compagnia di ospiti d’eccezione. Un ciclo di appuntamenti (ingresso libero) alla Torre del Molino della Catasta di Ponte Felcino per scoprire le storie e le evoluzioni dei generi musicali di oggi e di ieri: domenica 11 febbraio (HIP HOP), sabato 17 febbraio (TECHNO HOUSE), sabato 24 febbraio (ROCK), domenica 25 febbraio (AFROBEAT).
Non solo approfondimenti e racconti, ma anche dj set e live per immergersi nelle atmosfere di ogni genere. Un’occasione unica per scoprire la musica in modo inedito, ampliare i propri orizzonti culturali e musicali, e confrontarsi con chi l’ha vissuta in prima persona. Un viaggio nelle sonorità del presente e del passato.
L’iniziativa “MUSIC ABOUT” è realizzata in collaborazione con l’Associazione culturale St.Art, il Laboratorio Musicale Fuoritempo, la Proloco La Felciniana e il Comune di Perugia.
La musica moderna attraverso le nuove tecnologie ha invaso ogni aspetto della vita: tutte le musiche del mondo sono ovunque ed ovunque è possibile ascoltarla. Ma le musiche di tendenza, all’apparenza futili, sono frutto di dinamiche sociali a volte forti, testimonianze non di mode passeggere ma di evoluzioni di stili di vita per milioni di giovani che attraversano più generazioni che inconsapevolmente si passano la staffetta stilistica sia come creativi sia come fruitori.
Conoscere le storie di tali fenomeni attraverso testimonianze dirette attraverso la narrazione dal vivo di alcuni protagonisti locali e nazionali di tali generi potrà essere non solo un momento di socialità “in presenza” ma anche di arricchimento culturale per comprendere la realtà critica delle nuovissime generazioni.
Ad introdurre i vari viaggi musicali sarà Vincenzo “VICEVERSA” Cerquiglini, colonna della club-culture italiana dagli anni ’80.
Si inizia con l’HIP HOP, domenica 11 febbraio (dalle 17.30 alle 19.30). Protagonisti la rapper Sab Sista e i dj producers Chiskee e Rude Toto.
Sabato 17 febbraio largo alla TECHNO HOUSE (dalle 17.30 alle 19.30) con Ferruccio Belmonte, art director del Cocoricò. Presenterà “È amore o è follia? Cocoricó 1991–1992”, un viaggio nella memoria attraverso una pubblicazione che raccoglie volantini, fotografie e documenti provenienti dai primi anni di attività della storica discoteca di Riccione.
Il ROCK sarà invece protagonista sabato 24 febbraio (dalle 17.30 alle 19.30): ospiti il LMF (Laboratorio Musicale Fuoritempo) e band emergenti, con la MEKAMUTA NIGHT dalle ore 21.30. Il suono elettrico, le rivoluzioni sogni e desideri una lunghissima storia che arriva a noi, con Shahdaroba , band alternative-R&B attiva nel panorama musicale umbro dal 2021, Vibrogramma band emergente perugina e Cul Zag, duo synth rock nato a Glasgow (UK) ed importato in Umbria.
Infine, domenica 25 febbraio, il ciclo di incontri chiuderà dando spazio all’AFROBEAT (dalle 17.30 alle 19.30): ospiti saranno Jackson Alade (uno degli artisti di maggior spicco del panorama Afrobeat europeo) + dj Miss Fela Back e Djmartins + Dj M Jack + Hype Mc Wise. Dalle ore 21, live show & dj set. L’evoluzione del ritmo, le contaminazioni, le fusioni di generi e stili sino ad arrivare all’ennesima trasformazione dell’afrobeat attraverso la velocità digitale nelle storie narrate direttamente dai protagonisti della periferia di origini nigeriane e perugini di adozione.
Il progetto “Abit.Art – L’Arte di Abitare il Territorio” è realizzato dall’Associazione di Ponte Felcino Il Ponte d’Incontro 3.0 Aps, quale soggetto capofila, in partenariato con altre nove associazioni: Intrecciamo i Fili, Libera…Mente Donna, Smascherati!, Filarmonica di Pretola, Banda Cittadina di Umbertide, Umbria Film Festival, Gruppo Volontari Umbertide, Olimpo e Kill the Museum. Numerosi anche i soggetti collaboratori del progetto, tra cui i già citati Laboratorio Musicale Fuoritempo, Proloco La Felciniana e St.Art, oltre a Fondazione Albero della Vita, Made In Italy Lab, Ecomuseo del Tevere, Villa Pitignano Nuova Cooperativa di Comunità, Arci Ora d’Aria, Basta il Cuore, Effetto Cinema, Libreria Alibù, Interstizi APS e FORMA.Azione srl.
L’ampio partenariato ha messo in atto numerose iniziative nei territori di Ponte Felcino, Pretola, Villa Pitignano, e Umbertide, rivolte a tutta la cittadinanza ed in particolare alle giovani generazioni, con lo scopo di sostenere i legami sociali, rafforzare il senso di appartenenza al territorio, sviluppare l’integrazione sociale e l’educazione inclusiva e promuovere la partecipazione attiva di tutta la comunità.
Abit.Art nasce dalla necessità di rovesciare la prospettiva del “fare comunità”, con l’obiettivo di non limitarsi alla sola ricerca di risposte alle mancanze, ma puntando a valorizzare le risorse, i talenti, la bellezza dell’ambiente che ci circonda, le relazioni tra le persone e le reti tra tutti gli attori della comunità educante.
Sono stati realizzati laboratori di vario genere rivolti a giovani adolescenti, funzionali sia alla ripresa delle relazioni esterne al nucleo familiare sia al ritorno alla socialità con i coetanei, anche come rielaborazione dell’esperienza vissuta nel periodo della pandemia: street art, ceramica e disegno, cinema, fumetto, teatro, arti digitali, tessitura. Inoltre, il progetto ha proposto percorsi di supporto alla genitorialità e uno sportello di consulenza piscologica, iniziative di informazione e sensibilizzazione con pedagogisti ed esperti di tematiche giovanili, con lo scopo di stimolare il confronto e la riflessione sul contrasto alle discriminazioni, ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo, sulla consapevolezza e il valore della diversità, sulla parità di genere e la partecipazione attiva e responsabile nella comunità. Le varie attività sono state realizzate grazie anche alla collaborazione con un’ampia rete di associazioni attive sul territorio, con la scuola ICPG 14 di Ponte Felcino ed il Comune di Perugia.
Il progetto si concluderà a fine febbraio, con eventi di socializzazione, condivisione e diffusione dei risultati, con lo scopo di promuovere una nuova immagine del territorio, una sorta di “new brand” frutto del lavoro della comunità, anche quale buona pratica sociale ed educativa da diffondere e riutilizzare.