ANSA- L’aeroporto dell’Umbria, “concepito per perseguire lo sviluppo economico e la modernizzazione della regione, è un’opera pubblica strategica al pari di una superstrada, di una tratta ferroviaria moderna anziché di un polo ospedaliero”.
E’ la conclusione alla quale giunge l’Agenzia Umbria ricerche in un focus dedicato allo scalo.
Nel quale viene analizzata l’evoluzione dei passeggeri negli ultimi anni.
Secondo l’analisi, l’aeroporto “rinnovato tra il 2007 e il 2012 ha faticato ad affermarsi e raggiungere la soglia dei 500 mila passeggeri per cui era stato riprogettato e questo lo aveva messo in cattiva luce attirando non poche critiche”. “Oggi – viene sottolineato – il clima generale intorno allo scalo umbro e alle sue potenzialità è diventato totalmente positivo. Il merito di questo va sicuramente attribuito ai grossi investimenti voluti dalla Regione in sinergia con la Sase. Nei fatti c’è stata capacità di fare sistema e questo ha aperto le porte alle performance recenti che, complice anche un bilancio in salute, consentono di guardare con ottimismo al futuro, sia in un’ottica nazionale che internazionale. Detto ciò, in conclusione, nella consapevolezza che lo sviluppo di un territorio è fortemente condizionato dalla facilità di raggiungerlo”, nel focus “si auspica che nel 2024 il San Francesco possa continuare ad accreditarsi, tra le varie cose, sempre più come un’aerostazione di riferimento per tutte quelle compagnie aeree motivate ad approdare in questa area strategica dell’Italia centrale”.