(Acs) Perugia, 23 febbraio 2024 – “Dopo l’ennesima aggressione subita da agenti della polizia penitenziaria ad opera di detenuti, l’ultimo episodio a Terni, con il ferimento di tre agenti, segue di un giorno il caso avvenuto a Capanne, chiedo un’audizione urgente in Terza commissione”, così il consigliere regionale Manuela Puletti (Lega) che ricorda anche il suo ruolo di “capo del Dipartimento sicurezza e immigrazione del partito”.


“Serve ascoltare le testimonianze dei diretti interessati – scrive in una nota – per trovare, nelle sedi opportune, le giuste decisioni. Per questo chiede al Presidente della Terza commissione di convocare, con celerità, il Garante dei detenuti, i Direttori delle quatto carceri umbre e i sindacati per avere un focus sui recenti fatti di cronaca, sempre più numerosi, che hanno interessato gli Istituti penitenziari in questi giorni”. 


“Più volte – ricorda Puletti – ho sottolineato l’esistenza, in Umbria, di un organico non sufficiente e del sovraffollamento dei detenuti, ma restano altresì intollerabili e ingiustificate le continue aggressioni ai danni dei nostri agenti, che nonostante turni estenuanti, ferie arretrate non godute e tempo tolto alle famiglie continuano ad essere vittime di detenuti aggressivi, che addirittura pretendono con metodi violenti di alterare gli equilibri all’interno delle carceri. Aspetti che mi hanno portato a chiedere l’istituzione del Garante dell’Agente”. 


“So benissimo – sottolinea Puletti – che i soggetti sopra citati sono stati già auditi, e da quelle interlocuzioni è nata una proposta di risoluzione poi approvata dall’Aula. Credo altresì che la politica abbia il dovere di tenere alta l’attenzione sulle criticità regionali e su questo anche la Presidente Tesei si è dimostrata particolarmente sensibile e a questa tematica”. 


“Il fatto che certe aggressioni siano usuali – conclude Puletti – non è certamente una giustificazione e come rappresentanti delle Istituzioni non dobbiamo e non possiamo assuefarci a questi fatti di cronaca considerandoli normali, ma adoperarci ad ogni livello per contrastarli, mettendo innanzi tutto gli agenti nelle condizioni di poter svolgere il loro importante lavoro in sicurezza”.