(AVInews) – Perugia, 20 mar. – Conoscere il modello di inclusione della scuola italiana, attraverso l’osservazione sul campo, e metterlo a confronto con il modello di integrazione del sistema scolastico tedesco. Con questo obiettivo, nell’ambito del progetto di mobilità Erasmus + ‘Models of inclusion’, una delegazione di dieci studenti e quattro docenti dell’Istituto BSZ di Kelheim in Germania, ha trascorso un periodo di circa due settimane ospite all’Istituto tecnico tecnologico statale Alessandro Volta di Perugia. Su richiesta dell’Istituto tedesco, gli studenti, iscritti all’indirizzo in scienze sociali, hanno svolto le attività in modalità di alternanza scuola-lavoro, la cui progettazione è stata sviluppata dai docenti del Volta. Sono stati, così, impegnati in un’osservazione partecipante, durante il regolare svolgimento delle lezioni, degli studenti dell’istituto di Piscille con Bisogni educativi speciali, sviluppata nel loro contesto di apprendimento (aule, laboratori disciplinari e laboratori afferenti ai diversi indirizzi di studio).
“Hanno fatto un’osservazione diretta in maniera strutturata – ha spiegato Roberta D’Aurelio, docente di sostegno Itts Volta –, cioè attraverso delle schede di osservazione che abbiamo preparato per loro e che servono per introdurre il nostro modello di inclusione che ha un orientamento bio-psico sociale e, quindi, il rapporto tra la disabilità e una condizione ambientale. Hanno studiato i nostri contesti di apprendimento sia dal punto di vista dell’organizzazione dello spazio fisico che dal punto di vista della relazione. Inoltre, la loro attività ha avuto a oggetto diversi whorkshop, uno dei quali sull’autismo ma curvato all’interno di un progetto di robotica educativa, altri sono stati dedicati anche alla conoscenza del modello italiano di inclusione e a diversi aspetti che riguardano il Pcto per gli studenti con Bisogni educativi speciali”. L’obiettivo è stato, dunque, coinvolgere gli studenti tedeschi in un approccio diretto rispetto a metodologie innovative e inclusive che prevedono l’utilizzo del digitale anche supportato da strumenti tecnologici assistivi e/o compensativi, utilizzati a seconda delle specifiche esigenze degli studenti Bes. “Questo progetto – ha spiegato Cristian Rosa, docente di inglese all’Itts Volta e coordinatore progetti Erasmus – rientra nell’accreditamento 2021-2027, riconoscimento di progetto Erasmus che conferisce Indire alle scuole. Questa è un’attività di short arm e il tema scelto è stato quello dell’inclusione che in Germania non è ancora così trattata come invece nel sistema scolastico italiano. Per questa attività di osservazione è stato scelto il Volta per la fama e la metodologia inclusiva adottata grazie alla tecnologia e alle metodologie messe in atto da team di sostegno. Quindi, gli studenti hanno avuto modo di vedere le buone pratiche che si mettono in atto in questa scuola”. Al termine del percorso osservativo, gli studenti Erasmus, con la supervisione dei docenti del Volta, hanno elaborato le proprie analisi mediante la compilazione di check list che hanno avuto a oggetto l’osservazione sul contesto di apprendimento, sull’organizzazione del contesto-classe inteso anche come spazio fisico, sul coinvolgimento degli studenti, sul co-teaching e sui facilitatori introdotti per favorire le performance degli studenti. “‘Models of inclusion’ – ha concluso Fabiana Cruciani, dirigente scolastica dell’Itts Volta – ha voluto rappresentare un’occasione di confronto culturale su di un modello educativo ‘per tutti e per ciascuno’ con il quale l’Istituto Volta sostiene il fondamento della didattica personalizzata, mediante l’applicazione dell’Universal Design for Learning, offrendo a tutti gli studenti una pluralità di modalità di apprendimento, di coinvolgimento e di mezzi di espressione, contro ogni barriera”.