Il dato compensa lo sbilancio tra decessi e nascite ed emigrati
Segno più, dopo molti anni, per la popolazione di Todi. Si tratta di poche unità ma sufficienti a segnare una inversione di tendenza, dovuta soprattutto al numero crescente di persone che stanno scegliendo di vivere e risiedere a Todi da altre regioni d’Italia, oltre che dall’estero.
Sono stati infatti ben 448 gli “ingressi” in città a fronte dei 272 emigrati, con un saldo attivo di 176 unità. “Si tratta di un dato sorprendente – commenta il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano – che vede esplodere una tendenza che avevamo iniziato a registrare già durante la pandemia ma che nel 2022 è cresciuta sensibilmente arrivando a segnare un +60% degli immigrati sugli emigrati”.
Interessante notare come Todi torna ad attirare abitanti dalle realtà limitrofe: Massa Martana (21), Marsciano (17), Collazzone (15), Monte Castello di Vibio (15), Gualdo Cattaneo (11), Perugia (13), Terni (12), Acquasparta e Corciano (8). Lungo l’elenco delle provenienze da altre regioni d’Italia, con in vetta tra le città Roma (43). Dall’estero sono in tutto una novantina gli immigrati, suddivisi tra una trentina di diverse nazionalità, con in testa il Brasile (18), la Romania (10), l’India e l’Albania (6); seguono gli Stati Uniti e l’Ucraina (5).
E’ proprio grazie ad un numero così elevato di immigrati che Todi riesce dopo molti anni di recessione demografica a segnare un saldo positivo, seppur di poche unità (+5). Ad abbassare l’ampia differenza immigrati-emigrati è infatti il numero di decessi (247) a fronte di quello delle nascite (74), numeri quest’ultimi che confermano una tendenza demografica che accomuna l’intero Paese.