Una importante occasione, per gli studenti, di approfondimento del problema della violenza di genere e degli strumenti a disposizione di ciascuno per prevenirla e contrastarla. È quella che si è concretizzata con un incontro al Teatro Concordia, la mattina di venerdì 24 novembre, cui hanno preso parte i giovani delle terze medie del territorio.

È stato il sindaco Francesca Mele, intervenuta insieme ad altri esponenti della giunta comunale, a ricordare l’importanza del rispetto. “Serve radicare – ha affermato il sindaco – una cultura che renda effettiva la dignità delle donne, la loro autonomia, la loro libertà anche di interrompere una relazione. Il rispetto è comprensione del valore delle differenze e va continuamente educato ed esercitato. Un compito, quello della sensibilizzazione al rispetto e alla libertà, che riguarda ognuno di noi, in quanto membri di una comunità, e che va portato avanti ogni giorno in famiglia, nella scuola, negli ambienti di lavoro e in qualunque contesto ci troviamo a vivere”.

All’evento sono intervenuti anche il consigliere regionale Manuela Puletti, presidente della Commissione regionale sul femminicidio e ogni forma di violenza di genere, che ha ricordato l’importanza che riveste il numero 1522 al quale le donne che subiscono forme di violenze possono ricorrere per avere aiuto e assistenza. E proprio la pubblicità di tale servizio è stata l’occasione per far realizzare alle classi delle terze medie del territorio degli elaborati grafici da accompagnare alla comunicazione che sarà fatta a livello locale.

Tra gli interventi che hanno caratterizzato la mattinata c’è stato quello del capitano Giovanni De Liso, comandante della Compagnia carabinieri di Todi accompagnato dal comandante della Stazione di Marsciano luogotenente carica speciale Franco Riganelli. Il capitano ha spiegato ciò che le Forze dell’ordine possono fare, e fanno, per aiutare le vittime di violenze e ha ricordato che tra gli strumenti a disposizione dei cittadini c’è anche l’applicazione “112 – Where are U” con cui è possibile chiedere aiuto alle Forze dell’ordine toccando semplicemente un’icona.

È intervenuto anche Massimo Pici dell’associazione Libertas Margot che ha spiegato come uno dei problemi della violenza di genere è legato alla difficoltà nel riconoscere e denunciare i comportamenti che possono poi sfociare in situazioni ben più gravi. Difficoltà in gran parte dovuta al fatto che tali comportamenti si originano all’interno di un rapporto sentimentale, che magari dura da anni e ha portato alla nascita di una famiglia.

L’iniziativa si è conclusa con la consegna di attestati di merito alle classi e agli studenti che hanno realizzato gli elaborati scelti per accompagnare la comunicazione del numero 1522 negli edifici pubblici e presso le attività commerciali che aderiranno.