Siamo arrivati al fulcro della primavera e tra sole, piogge e miti temperature si creano così le condizioni pedoclimatiche perfette per la crescita delle erbe spontanee.
Questa tipologia di piante cresce senza il bisogno di particolare cura, specialmente su terreni non coltivati o lavorati e sono commestibili. Immaginatevi di passeggiare con le galosce in mezzo ad un campo, magari dopo una leggera pioggia, ed armati di coltello ed un’ampia busta state raccogliendo ciuffi di cicoria sparsi in giro; in pratica la giornata media di una nonna in un paesino umbro.
Lasciando da parte gli scherzi, una delle più diffuse in questo periodo è la cicoria, che si presenta a prima vista come un ciuffo di foglie frastagliate di colore verde chiaro. La raccolta è molto semplice, si taglia la radice con un piccolo coltello facendo attenzione a non staccare le foglie. Successivamente alla raccolta c’è la selezione dove si eliminano le foglie rovinate. I ciuffi vengono lavati per eliminare le impurità più grossolane, fatto ciò rimane solo immergerli nell’acqua bollente e farli cuocere fino al raggiungimento di una consistenza morbida. Siamo arrivati alla fine, vengono scolati e pressati per ottenere delle sfere. Il nostro piatto è pronto, basta solo riscaldare la palla di cicoria in una padella con olio d’oliva, aglio fresco ed un pizzico di peperoncino, anche se per concludere l’opera serve solo un bel quarto di pizza al testo con salsicce di maiale. Buon appetito.