(AVInews) – Perugia, 10 nov. – Franco Venanti, l’artista perugino scomparso lo scorso luglio, è stato ricordato giovedì 9 novembre da cittadini e istituzioni nella aula magna della Scuola di
Lingue estere di Santa Giuliana. Venanti avrebbe compiuto 93 anni proprio in questi giorni, ma fino allo ultimo ha portato avanti progetti culturali con vigore e passione che gli venivano unanimemente riconosciuti. L’amore per Perugia e il desiderio di volerne affermare in ogni circostanza le bellezza dei suoi monumenti è stato sottolineato negli interventi delle autorità intervenute, il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco e il presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Marco Squarta. I familiari, la moglie Zaira e i figli Luca e Barbara hanno ricevuto anche degli attestati di partecipazione di altre autorità intervenute, la consigliera provinciale Erika Borghesi, l’assessore alla cultura del Comune di Perugia Leonardo Varasano, il sindaco di Deruta Michele Toniaccini e l’assessore alla cultura del Comune di Deruta Piero Montagnoli. Questi ultimi hanno ricordato che proprio Deruta ha ospitato l’ultima mostra di Venanti poche settimane prima della scomparsa. “A breve doneremo al Comune di Perugia alcune opere di mio padre, come era nelle sue volontà e in segno di gratitudine verso la sua città tanto amata”, ha annunciato Barbara Venanti. Anche l’assessore Varasano ha confermato che il maestro merita di essere ricordato con l’intitolazione di un luogo significativo che presto sarà individuato. A introdurre l’evento, coordinato dai giornalisti Mario Mariano e Paola Costantini, è stato il nuovo comandante della Sle, generale Pietro Romano: “Sono onorato che l’inizio del comando della Scuola di Perugia sia coinciso con un evento così partecipato per commemorare un grande artista come il maestro Venanti e ribadisco che questo luogo a lui tanto familiare saprà accogliere qualsiasi iniziativa ne onori la memoria”.
Durante l’evento è stato anche proiettato un applaudito docufilm realizzato dal Cnr. Si sono alternati al proscenio anche i saggisti e critici d’arte Marco Ferrazzoli, Sandro Allegrini e Mario Amico, i cui interventi sono stati particolarmente apprezzati.