PERUGIA – Promuovere un nuovo modo di scoprire il territorio, con il coinvolgimento delle imprese del settore agroturistico, basato sulla valorizzazione e riscoperta degli attrattori naturalistici, del patrimonio ambientale, dell’enogastronomia territoriale e ovviamente dei borghi e delle bellezze culturali che caratterizzano l’Umbria. È questo l’obiettivo di Umbriagreenholidays.it, un marchio promosso dalla rete di imprese “Viaggio nel cuore dell’Umbria” costituita da agriturismi, aziende agricole, operatori del turismo rurale.
Giovedì 28 dicembre a Perugia, nella sala Fiume di Palazzo Donini, sede della Regione Umbria, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione con interventi, oltre che di Gino Martinelli, presidente “Viaggio nel cuore dell’Umbria”, anche di Fabio Rossi presidente Confagricoltura Umbria, Gian Luca Angeli presidente Gruppo Regionale CAI Umbria, e per le istituzioni di Donatella Tesei presidente della Regione Umbria e di Michela Sciurpa amministratore unico Sviluppumbria.
Il progetto “Umbria Green Holidays” punta così ad integrare l’offerta base delle aziende aderenti, già ricca e diversificata, con proposte di attività ed esperienze centrate sulla valorizzazione degli ambienti naturali (aree naturali protette in primo luogo) e delle attività in essi praticabili (camminare, andare in bici o a cavallo, ecc…).
“Vogliamo considerare la regione – ha affermato Martinelli, presidente delle Rete – come un unico e grande parco naturale diffuso per proporre le migliori soluzioni per una vacanza verde in Umbria dove trovare l’agriturismo per soggiornare, mangiare e vivere un’esperienza rurale e scoprire le bellezze naturali con itinerari affascinanti”.
L’obiettivo è quello di coinvolgere a progetto completato i 95 siti della rete Aree Natura 2000 della regione, poco conosciuti ma presenti in almeno uno dei 92 comuni della regione, insieme ai 7 parchi regionali e 1 parco nazionale.
“Umbria Green Holidays è un progetto innovativo – ha aggiunto Martinelli – perché il primo organico che fa leva su queste aree, zone speciali di conservazione e veri e propri scrigni di sostenibilità e biodiversità. Vogliamo quindi promuovere un turismo di qualità in collegamento con queste aree che sono piccole e non dotate di un vero e proprio ‘centro visita’. Pertanto, ad ognuna abbiamo pensato di associare una struttura e quindi chi meglio di chi vive il territorio e ne interpreta lo spirito come gli agricoltori e i produttori di vino, olio e di altre eccellenze”.
Al momento sono 35 le strutture (per 55 aree già interessate) ma il progetto punta a regime di avere una struttura per ognuna delle 95 aree totali.
“Riteniamo – ha concluso il presidente delle Rete – che questo sia l’unico modo per soddisfare un cliente sempre più fluido nelle motivazioni e difficile da profilare con le tecniche classiche di segmentazione che richiede, come esperienze memorabili molto diversificate e personalizzazione elevata della propria esperienza di soggiorno”.
Le strutture che attualmente costituiscono “Viaggio nel cuore dell’Umbria”, intendono quindi rispondere come rete ai desideri di questo nuovo cliente, ampliando la proposta di servizi, attività ed esperienze che ogni azienda già esprimeva con una specifica attenzione ad una delle principali tendenze del post pandemia: la valorizzazione della natura (attrattori naturali e attività in natura) mediante la proposta di un turismo consapevole e sostenibile nelle aree protette e rurali regionali forti dello stretto rapporto delle imprese della rete con il territorio che le circonda, dove la conservazione delle risorse ambientali si sposa armonicamente con l’attività economica e con la promozione turistica, in un’ottica di sostenibilità e integrazione.
Martinelli ha ricordato inoltre la collaborazione con Confagricoltura Umbria evidenziando che “non ci sono bandiere da esporre ma anzi siamo aperti visto che alcune strutture aderenti appartengono ad altre confederazioni”.
“Confagricoltura – ha detto il presidente Rossi – supporta il progetto con convinzione perché oltre a promuovere agriturismi di qualità attraverso la rete e l’aggregazione la vera novità è quella di considerare l’Umbria come un parco naturale diffuso, dando al turista che viene nella nostra regione tutti gli strumenti necessari per fare dei pacchetti turistici mirati in modo da dare ancora di più valore a questo cuore verde dell’Umbria. Una rete di qualità per mettere in collegamento anche la parte esperienziale, e quindi pure quella enogastronomia, oltre che la vendita dei prodotti. In questo senso sarà importante anche la collaborazione con Umbria Made un nuovo progetto regionale che sta nascendo e che mette insieme ristoratori e prodotti”.
Per Rossi diventerà importante anche ulteriore passo, quello di “creare un prodotto interregionale che ha come fil rouge l’appennino e le regioni limitrofe all’Umbria per diventare più attrattivi verso il turista”.
Le iniziative, gli eventi, i pacchetti turistici e i servizi proposti si inquadrano in questa filosofia, in questo modo di leggere il territorio e il suo ambiente naturale, dove gestore, turisti e visitatori occasionali concorrono attivamente alla conservazione e allo sviluppo sostenibile delle aree rurali circostanti.
Per raggiungere l’obiettivo saranno avviate attività di cross selling di servizi e prodotti fra le aziende della rete e selezionati fornitori esterni di fiducia per attività ed esperienze che la rete non riesce a coprire direttamente auspicando una ricaduta positiva anche nei territori limitrofi (Toscana, Marche Emilia-Romagna) connessi con l’Umbria tramite cammini e ciclovie creando un sistema integrato dell’Italia Centrale.
Questo consentirà di proporre il progetto sia alla distribuzione organizzata (tour operator e agenzie di viaggio) che al cliente finale con i servizi e le proposte di soggiorno di ogni singola struttura della rete, ma anche con pacchetti preconfezionati o personalizzati su specifica richiesta dal tour operator partner.
Secondo la presidente della Regione Umbria quella presentata “è una iniziativa meritevole e da portare avanti”, anche perché, come ha affermato Tesei, “rientra quindi in una strategia che la Regione sta portando avanti perché anche da qui passa lo sviluppo economico dell’Umbria”.
“L’Umbria è ora percepita nel resto del mondo come cuore verde d’Italia grazie alle azioni concrete messe in campo anche grazie ad una azione trasversale tra assessorati come quelli al turismo e all’agricoltura, perché dove non c’è agricoltura non c’è tutela e quindi promozione del territorio” ha detto ancora Tesei per poi aggiungere: “In questo ambito di promozione integrata, tra beni culturali, paesaggio ed enogastronomia, noi abbiamo fortuna di coniugare quello che di bello e buono la regione può offrire. Anche con questa iniziativa si continuano a mettere a sistema le nostre eccellenze per sostenere l’accoglienza e una tipologia di turismo esperienziale”.
Oltre al sostengo della Regione Umbria (l’iniziativa è infatti finanziata dal PSR Umbria 2014-2020 mis. 16.3.3), alla realizzazione del progetto contribuisce anche CAI Umbria che mette a disposizione della Rete la conoscenza e lo studio delle aree naturalistiche della regione oltre che collaborare alla manutenzione dei sentieri.
“Promozione e tutela del territorio sono due elementi che devono essere sempre in bilanciamento per il CAI e quindi non potevamo che accogliere con piacere questo progetto” ha commentato il presidente Angeli il quale ha poi ricordato che sono 80 i sentieri interessati per più di mille km di percorsi.
Angeli ha inoltre annunciato che è stato depositato un disegno di legge regionale per gestire al meglio la rete sentieristica (in totale 440 sentieri per oltre 3.700 km), “per un valore economico importante di circa 500mila euro”, secondo uno studio effettuato, che il CAI offre gratuitamente alla comunità con la sua azione costante di volontariato: “Un iter che stiamo portando avanti, ma tutto questo lavoro rischia di essere vanificato da un emendamento che dà la possibilità di attraversare i sentieri con mezzi motorizzati. Auspichiamo nel buon senso delle persone per rivedere l’emendamento visto che è controproducente per la promozione del territorio ed in questo senso abbiamo richiesto un incontro costruttivo con la presidente Tesei”.
Durante la presentazione si è così parlato anche del discusso emendamento alla legge 28 (inserito all’interno del bilancio di previsione 2024, votato nel corso dell’ultima seduta del Consiglio regionale e approvato dalla maggioranza) che apre al passaggio di veicoli a motore su sentieri e mulattiere e sui viali parafuoco e sulle piste forestali dove non siano apposti cartelli di divieto di accesso.
Ma alcune associazioni ambientalistiche ed escursionistiche, così come la minoranza in Consiglio regionale, sono sul pieno di guerra manifestando perplessità su tale scelta perché, denunciano, “è in netto contrasto con quella del turismo lento di cui la stessa Regione è portavoce e promotrice”.
Quindi anche nel corso della presentazione del progetto “Umbria Green Holidays” è arrivata la richiesta di cautela nel trattare una tematica di grande impatto come questa per valutare meglio in maniera approfondita, anche attraverso la partecipazione dei soggetti coinvolti, e sostenere così nel modo più giusto la tenuta dei sentieri (pubblici e privati) e non danneggiarli con il passaggio di motoveicoli non autorizzati.
“Umbria Green Holidays”, è stato infine spiegato, collaborerà con le istituzioni e in particolare anche con il portale Umbriatourism.it, lo strumento di riferimento per il turismo regionale che fa capo a Sviluppumbria. “Una parte importante della nostra attività riguarda la promozione del turismo della regione e quindi tutte le nostre linee di azione possono essere messe a disposizione per promuovere anche il vostro progetto” ha dichiarato l’amministratore unico Sciurpa.
“Come Sviluppumbria – ha proseguito – siamo capofila del turismo lento a livello nazionale e con Umbria Green Holidays di turismo lento stiamo parliamo. Con le vostre strutture potrete essere presenti nella vetrina online di Umbriatourism, portale che nel 2024 sarà potenziato ma che ha bisogno dell’adesione di sempre più esperienze, ma anche nelle fiere del turismo dove siamo presenti”. “Vi ringrazio – ha concluso – per aver messo in piedi un’iniziativa complessa e il nostro team sarà a disposizione per dare più visibilità al vostro progetto”.