(Cittadino e Provincia) – Perugia, 30 gennaio ‘24 – Report sullo stato dell’edilizia scolastica, tra patrimonio esistente e nuovi interventi, presso l’Auditorium Capitini di Perugia.
Su iniziativa di Anci Umbria e Indire (Istituto nazionale documentazione innovazione ricerca educativa), si è svolto la settimana scorsa il primo di tre incontri formativi rivolti ai tecnici degli Enti locali e ai dirigenti scolastici sulle architetture educative e per l’apprendimento.
Un seminario a cui ha portato il proprio contributo anche la Provincia di Perugia (Servizio Progettazione edilizia e Servizio gestione e manutenzione edilizia e beni patrimoniali) che ha illustrato il quadro di investimenti e progettazioni in corso che stanno interessando gli edifici delle scuole del secondo ciclo.
Su 123 edifici quasi tutti di proprietà, sono complessivamente 66 (di cui 59 scuole e 7 palestre) quelli attualmente oggetto di intervento.
Tre le principali linee di finanziamento delle opere: Pnrr (circa 57 milioni di euro); Fondi Europei (12,5 milioni di euro); fondi sisma 2016 (197 milioni).
In queste scuole, costruite per lo più tra il 1950 e il 1980 e dalle ampie volumetrie, si registra un aumento di popolazione scolastica, giunta in questo anno scolastico a quota 30.500.
Tra gli innumerevoli interventi in corso, sono stati citati alcuni tra i più significativi: la realizzazione della nuova scuola a Centova (Perugia), della palestra presso l’Istituto agrario Patrizi di Città di Castello, dell’edificio annesso all’Istituto tecnico Franchetti Salviani di Città di Castello, il miglioramento sismico ed efficientamento energetico del Liceo Classico Plinio il Giovane, l’ampliamento dell’Istituto superiore Rosselli di Castiglione del Lago, la realizzazione della nuova scuola a Deruta.
La formazione di Anci e Indire interessa tutto il territorio regionale umbro. I prossimi incontri si svolgeranno nell’Alto Tevere nel Ternano.
Obiettivo dell’attività formativa è porre al centro delle attività progettuali uno sguardo educativo, “ragionando sempre più come comunità educante”.