(Acs) Perugia, 6 febbraio 2024 – Nella sessione ‘Question time’ della seduta consiliare odierna, il consigliere Fabio Paparelli (Pd) ha chiesto alla Giunta regionale e, nello specifico, all’assessore Luca Coletto “se corrisponde al vero la volontà di accorpamento della struttura complessa di endocrinologia e diabetologia nutrizione clinica ex strutture ospedaliera in un’unica struttura complessa universitaria; e se corrisponde al vero la volontà di collocare tale struttura a Perugia, come unica struttura complessa regionale”.
Illustrando l’atto in Aula Paparelli ha detto che “l’ospedale di Terni rischia di perdere delle strutture d’eccellenza. Con l’approvazione del nuovo atto di programmazione della rete ospedaliera regionale, deliberato lo scorso 28 dicembre dalla Giunta, l’azienda ospedaliera di Terni sta per perdere endocrinologia–diabetologia e dietologia-nutrizione clinica. Il combinato disposto tra il paragrafo 5 del provvedimento, da cui emerge come la disciplina denominata ‘malattie endocrine, nutrizione e ricambio’ sarà riunificata sotto la direzione di un’unica struttura complessa, e la Tabella C di pagina 50, con cui si attribuisce la stessa materia all’azienda ospedaliera di Perugia, rende concreto il rischio dello scippo di competenze che sta per essere compiuto nei confronti dell’ospedale di Terni. E questo nonostante l’assessore Coletto ad una mia interrogazione del dicembre 2021, aveva risposto che a Terni non sarebbe stata posta in essere ‘alcuna riorganizzazione aziendale, permanendo attive le due strutture complesse ospedaliere di endocrinologia e di diabetologia, dietologia e nutrizione clinica’. Invece non sembra essere così, nonostante l’ultimo atto della Giunta sembra contraddittorio. Per Terni sarebbe un altro colpo durissimo, considerato il fatto che stiamo parlando di un punto di eccellenza regionale che, a partire dal 2014, svolge un’attività preziosa rispetto a patologie sempre più diffuse e pericolose specie per il binomio obesità-diabete. La scelta di demolire la struttura per portarla a Perugia non tiene conto neppure degli atti di indirizzo votati unanimemente del Comune di Terni nel 2020 per mantenere integralmente l’identità del sevizio della struttura complessa di dietologia, nutrizione clinica e diabetologia e dall’altro quella di endocrinologia”.
L’assessore Coletto ha risposto che “in Umbria ci sono due strutture complesse, una nell’Azienda ospedaliera di Terni e una in quella di Perugia. Le strutture complesse di Terni erano già destinate nella programmazione precedente a confluire in un’altra: nel 2015 era previsto che diabetologia e nutrizione clinica confluissero in endocrinologia. Nel 2016 per Terni compariva una sola struttura complessa dietetica a diabetologia. Quindi era già previsto dalla delibera del 2016 che diventasse una struttura unica. Nell’attuale programmazione è stata mantenuta una struttura complessa confermando la programmazione precedentemente. Nella convenzione con l’Università la struttura di endocrinologia è stata prevista a direzione universitaria. Quindi corrisponde a verità che c’è un’unica struttura regionale? No, non è così. Sono state previste due strutture complesse, una a Perugia e una a Terni”.
Nella sua replica Paparelli ha detto che “non rimangono due strutture complesse ma con il protocollo con l’Università c’è stata una moltiplicazione delle strutture complesse. A Terni è accorpata a endocrinologia, è diventata un doppione, alla faccia della semplificazione sbandierata sul protocollo di intesa, che è stato una mera spartizione delle apicalità tra Regione e Università, alla faccia del merito. Abbiamo messo in campo un sistema rigido, che impoverisce la sanità umbra e in particolare quella ternana”.