FOLIGNO – Grande musica con storici protagonisti della scena nazionale e internazionale e artisti amati dai più giovani. Ma anche teatro e stand-up comedy. Tutto è pronto per la nuova stagione 2023-2024 di “Foligno on stage”, appendice del progetto regionale “Umbria on stage”, con il cartellone che entra nel vivo dopo gli eventi primaverili nello scorso mese di maggio e il recente concerto-anteprima di fine settembre con gli irlandesi God Is An Astronaut.
La rassegna è ideata e organizzata da Athanor Eventi, in collaborazione con Coop Culture, Centro Servizi Foligno e Comune di Foligno.
Questa prima edizione inaugura anche la nuova gestione tecnica dell’Auditorium San Domenico e dell’Auditorium Santa Caterina, avviata da un anno, a firma proprio Coop Culture in collaborazione con Centro Servizi Foligno ed Associazione Culturale Athanor Eventi. E saranno proprio queste le due location scelte per gli appuntamenti.
Il cartellone della prima parte di stagione è stato illustrato venerdì 3 novembre nella sala video dell’Auditorium San Domenico, alla presenza dei rappresentanti dei vari soggetti coinvolti, tra gli altri Stefano Porri e Cristina Caldani (Athanor Eventi), Alessandro La Porta (CoopCulture) e Mirko Speziali (Centro Servizi Foligno).
All’Auditorium San Domenico naturalmente i concerti di maggior richiamo. Si inizia dando spazio ancora alla scena musicale internazionale e a band di culto. Dopo il successo dei God Is An Astronaut, che grazie al loro suggestivo post-rock hanno gremito il San Domenico, ora si sta andando verso un altro sold out per l’arrivo degli attesissimi Swans, accompagnati da Norman Westberg, e ancora in collaborazione con Hellfire ed ERocks Produzioni.
Una data esclusiva quella di venerdì 10 novembre (ore 21), visto che la data di Foligno è una delle sole due tappe italiane del tour europeo (l’altra è Milano).
La band guidata dal genio di Michael Gira porterà sul palco umbro quel tradizionale viaggio sbalorditivo fra noise rock tetro ed efferato e folk malinconico e sconfortante, reso ancora più unico da performance altamente emotive.
Insorti dalla scena no wave con una abrasività incommensurabile, gli Swans sono una sperimentazione sopra alle regole di dissonanze, atmosfere e ripetizioni melodiche, e vantano posizioni svettanti nelle classifiche internazionali e indipendenti, così come infinite lodi della critica globale.
Meglio conosciuto proprio per il suo lavoro con la band di Gira, e per il modo in cui suona la chitarra negli Swans creando allo stesso tempo armonia e forza bruta, Norman Westberg ha una ulteriore produzione tentacolare e irrequieta. Dalle apparizioni in film associati al Cinema Of Transgression, fino alla sua partecipazione in band come The Heroin Sheiks e Five Dollar Priest, il nome di Westberg è profondamente intrecciato nel tessuto di New York negli ultimi tre decenni.
Sabato 18 novembre (ore 21) arriverà invece il nuovo tour, “Confessioni di un malandrino”, di Angelo Branduardi. Con questo concerto il celebre “menestrello” presenta una versione particolare dei suoi brani più celebri, in duo col polistrumentista Fabio Valdemarin, suo compagno di viaggio da ormai molti anni. L’esibizione si basa sul violino e la chitarra di Branduardi e sulla “piccola orchestra” di Valdemarin che, oltre al pianoforte a coda, suonerà chitarre e fisarmonica.
Verranno eseguiti brani che si rifanno alla musica del periodo classico più arcaico e che fanno parte della raccolta “Futuro antico” che conta ben otto episodi. Non mancheranno i brani più celebri legati alla carriera di Branduardi ma accanto a questi si potranno riascoltare alcune delle sue composizioni più rare, meno eseguite ma non per questo dimenticate o meno amate.
Il 29 novembre (ore 21), in collaborazione con la stagione invernale del Riverock, protagonista sarà Ghemon in “Una cosetta così”, spettacolo tra musica, stand-up comedy e storytelling che riunisce tutte le anime dell’artista e performer: un racconto autoironico e diretto che affronta senza filtri la vita privata e quella pubblica di Gianluca.
“Una Cosetta Così” non è un concerto, non è un monologo teatrale e neanche uno spettacolo comico, ma è un po’ di tutto questo: vuole avvicinarsi allo spettatore in un monologo che aspira alla grandezza del teatro-canzone di gaberiana memoria unito alla freschezza e alla genuinità di una forma di spettacolo da comedy club, senza filtri né schermi tra sé e gli altri. È uno spazio di libertà creativa in divenire dove sciogliere le briglie, per dare allo spettatore qualcosa di diverso da quello che già conosce attraverso la musica e la carriera dell’artista.
Sul palco uno show fatto di condivisione di storie personali da guardare attraverso la lente dell’ironia, canzoni inedite, cover inaspettate e momenti di riflessione più profonda.
Lo spettacolo, scritto anche con l’aiuto di Carmine Del Grosso, vede sul palco Giuseppe Seccia alle tastiere e Filippo Cattaneo Ponzoni alla chitarra.
È difficile parlare de “Le verdi colline dell’africa” senza rovinare la sorpresa per gli spettatori. Si può dire che di sicuro non è quello che ci si aspetta. Il pubblico, il 16 febbraio 2024 (ore 21), sarà coinvolto in modo inedito grazie a un dispositivo molto originale, che crea occasioni comiche esilaranti.
Attraverso un gioco metateatrale Sabina Guzzanti, anche autrice e regista dello show, e Giorgio Tirabassi propongono uno spettacolo divertente e innovativo, pieno di spunti satirici sulla contemporaneità, ma soprattutto un gioco che ruota intorno a un confronto sul teatro e la sua essenza.
Un personalissimo tributo della Guzzanti al testo “Insulti al pubblico” dello scrittore e drammaturgo austriaco Peter Handke. Un testo provocatorio e dissacrante che non racconta deliberatamente nulla: infatti, non c’è una storia, né una scenografia e nemmeno i personaggi. L’unica cosa che rimane è il pubblico e l’energia vitale di una delle autrici più libere e creative nel panorama italiano che prenderà di mira le abitudini e il torpore intellettuale degli spettatori, ponendoli al centro di un gioco divertente e irriverente. Questo voleva Handke, e questo ci regalerà Sabina Guzzanti.
All’Auditorium Santa Caterina (che sarà innovato dal punto di vista scenotecnico quando saranno ultimati i lavori comunali) sarà dato spazio invece alla comicità di talentuosi stand-up comedian. Si inizia il 26 gennaio (ore 21) con Daniele Fabbri in “Verità comode”. Ogni aspetto della vita ha un lato positivo e un lato negativo. Eppure, la nostra smania di schierarci sempre dalla parte “giusta” ci fa vivere in una realtà polarizzata, che non corrisponde a verità. Va bene “ridere ma anche pensare”, solo che pensare troppo rende infelici. Il cioccolato fa ingrassare, però fa anche bene ai denti. Ascoltare musica ad alto volume può rendere una persona più felice e rilassata. I gatti fanno allergia, ma allontanano la depressione e aiutano a conciliare il sonno. Tutte cose che Daniele non sapeva, prima di compiere 40 anni.
Classe ‘82, attore, sceneggiatore, fumettista e podcaster, Fabbri è uno dei veterani della scena Standup Comedy italiana. Le sue caratteristiche principali sono una grande abilità mimica e performativa sulla scena, insieme a un umorismo poliedrico che spazia tra tutti i generi di comicità, senza distinzioni tra black humor, comicità pop e satira demenziale.
Dopo aver girato l’Italia con “Terapia di Gruppo”, format che mescola sapientemente stand up comedy, teatro e improvvisazione realizzando un’esperienza interattiva diversa di replica in replica per un processo terapeutico che è servito soprattutto a lei, Chiara Becchimanzi rilancia con “Terapia d’Urto – Dio Patria e Famiglia”, fondendo il suo flusso di coscienza a quello del pubblico per scagliarsi in maniera violentemente esilarante contro tutto ciò in cui crediamo di credere. Perché se una “Terapia di Gruppo” può essere servita a superare conseguenze e strascichi del Covid-19, forse una “Terapia d’Urto” può salvarci dall’autodistruzione. Lo spettacolo arriverà a Foligno il 2 marzo (ore 21).
Attrice, regista, autrice, stand up comédienne, progettista culturale, co-fondatrice della Compagnia Teatrale Valdrada, la Becchimanzi lavora come autrice anche per Cinzia Leone, Mario Rellini, le Karma B.
Per tutti gli spettacoli i biglietti sono in prevendita nei circuiti di Ticket Italia e Ticket One. Un ricco cartellone di proposte, insomma, ma che non finisce qua. Il programma proseguirà fino a maggio 2024 con altre sorprese in arrivo che saranno svelate prossimamente.