Emerge la necessità di lavorare in modo sinergico e progettare in maniera integrata
(AVInews) – Norcia, 27 feb. – Si è concluso a Norcia il ciclo in incontri sul territorio voluto dal GAL Valle Umbra e Sibillini per confrontarsi con gli stakeholder pubblici e privati e definire la proposta strategica per lo sviluppo locale 2023-2027 con cui si presenterà al bando regionale in scadenza martedì 28 febbraio come soggetto attuatore delle politiche LEADER nell’Area omogenea della Dorsale appenninica meridionale in Umbria. Durante l’incontro, coordinato da Pietro Bellini e David Fongoli, presidente e direttore del Gal Valle Umbra e Sibillini, sono intervenuti, tra gli altri, Nicola Alemanno e Pietro Luigi Altavilla, rispettivamente sindaco e presidente del Consiglio comunale di Norcia. Presenti, inoltre, molti rappresentanti delle comunanze agrarie e delle proloco, oltre che Stefano De Carolis per Coldiretti. A presentare gli esiti dello studio di contesto condotto nel territorio è stato, durante il dibattito, Gabriele Lena.
“Con gli strumenti messi in campo – ha dichiarato Bellini – abbiamo voluto fare un lavoro particolare, che è nelle nostre corde. Per noi è stata una grandissima opportunità dialogare con i territori, il GAL vuole essere presente e contribuire a un cambio di marcia. La strategia che metteremo in campo fa leva sugli elementi che abbiamo raccolto. Tra le criticità su cui vogliamo intervenire c’è lo spopolamento che riguarda le aree montane, ma non solo. Va fatta un’operazione vasta, forse è il caso che il Parlamento prenda atto di questa situazione a livello nazionale e inizi a legiferare per la montagna. Da parte nostra, vogliamo coinvolgere tutti i soggetti che possono avere un ruolo importante nello sviluppo del territorio”. “La politica deve far tesoro degli indici emersi da questo rapporto – ha dichiarato il sindaco Alemanno –, che dovranno diventare strumento di lavoro assolutamente importante per la nostra azione amministrativa. Grazie per osservazioni e gli stimoli che ci avete dato. Ciascun Comune ha delle importanti potenzialità. È tuttavia evidente come le politiche di rilancio socio-economico o assistenza demografica non possono funzionare allo stesso modo per la Valle Umbra e per la Valnerina. Anche all’interno del GAL dobbiamo quindi adeguare le nostre capacità e lasciare da parte i campanilismi per difendere tutti i campanili, è questo lo spirito che contraddistingue anche la strategia di Aree Interne”. “L’iter di elaborazione della proposta – ha commentato Fongoli – ci ha visto impegnati da un lato in analisi di contesto e dall’altro nella concertazione pubblica, due strade che si sono continuamente incontrate. Dobbiamo cercare di progettare in maniera integrata, siamo solo uno dei soggetti attuatori, quindi di dobbiamo evitare sovrapposizioni e mettere insieme un’azione sinergica”. Come previsto dal bando, il Gal ha dovuto scegliere due dei sei ambiti proposti rispetto ai quali elaborare la strategia e sono il 3 (Servizi, beni, spazi collettivi e inclusivi) e il 5 (Sistemi di offerta socioculturali e turistico-ricreativi locali). Il lavoro svolto in questi mesi ha permesso anche di individuare sette fabbisogni e conseguenti obiettivi per soddisfarli: favorire imprenditorialità rurale per combattere lo spopolamento garantendo formazione avanzata e multifunzionalità dell’imprenditore; sviluppare infrastrutture tecnologiche e strumenti digitali; potenziare servizi inclusione sociale e occupazione; favorire l’attrattività dei territori; migliorare la qualità della vita; diminuire le disparità territoriali attraverso una governance integrata e, infine, favorire la co-progettazione territoriale. “Il GAL – ha concluso il sindaco Alemanno – può aiutarci a superare le criticità, supportando le scelte strategiche delle amministrazioni e sostenere le scelte da compiere sul terreno della qualità. Il mercato dei consumatori si sta qualificando e noi dobbiamo avere la capacità di essere almeno due passi avanti rispetto a loro. Abbiamo tutte le condizioni per poter rimanere e investire su questa terra che ha grandi potenzialità. In questo particolare momento storico abbiamo a disposizione ingenti risorse che dobbiamo utilizzare per incrementare il tessuto socio economico locale. Le imprese devono diventare competitive, intercettando proprio queste risorse”.