Un’arnia 2.0 dotata di un sistema integrato di sensoristica, che permette la raccolta di dati per avere analisi statistiche sullo stato di salute delle api, creato, installato e programmato dagli studenti l’Istituto tecnico tecnologico statale ‘Alessandro Volta’ di Perugia. È il risultato del progetto di ricerca ‘WhatsApi’, diretto dal dottor Antonio Brunori, a cui la scuola di Piscille ha partecipato attraverso l’associazione Pro Ponte di Ponte San Giovanni, che ha anche messo a disposizione il suo apiario, realizzando un’attività di PCTO (percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) per un gruppo di ragazzi della V indirizzo d’Informatica, diretto dal professor Paolo Testi.
WhatsApi risponde al bando Bando UniverCity 2022 – Finanziamenti progetto ERASMUS in cui i cittadini, e in questo caso gli studenti, contribuiscono attivamente alla realizzazione di attività di ricerca scientifica, in collaborazione con enti di ricerca. Quelli coinvolti nel progetto sono stati il Dipartimento di Chimica e il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Perugia.
Sabato 15 aprile l’Aula magna dell’ITTS Volta ha ospitato l’evento divulgativo finale dei risultati ottenuti dal titolo ‘La salute dell’ambiente con le Api di Ponte San Giovanni’, a cui hanno partecipato la dirigente scolastica dell’istituto Fabiana Cruciani, Antonello Palmerini, presidente di Pro Ponte, Paolo Befani, consigliere comunale di Perugia ed ex-allievo della scuola, il Dottor Antonio Brunori, segretario generale PEFC, Leonardo Alfonsi, responsabile scientifico Psiquadro, e il professor Testi responsabile PCTO dell’ITTS Volta. Durante l’incontro, gli studenti Giuseppe Di Marco, Damiano Castellano, Davide Maracaglia, Luca Urazov, Edoardo Colausig (5D Informatica) e Mirco Perilli (4A Elettronica) hanno illustrato la realizzazione dell’arnia tecnologica, mentre il professor Enzo Goretti del Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie ha restituito i risultati delle prove su cera, miele e api. Il sistema ideato dagli studenti permette la raccolta di dati quali la temperatura interna ed esterna dell’arnia, l’umidità interna e la frequenza del suono generato dalle api. Questi dati, tramite un microcontrollore ESP32 e un Raspberry, vengono inviati a un server, memorizzati in un database e comunicati ai ricercatori dell’Università di Perugia tramite Telegram ogni ora per fare analisi chimico-statistiche. “Questo progetto – ha commentato la dirigente Cruciani –, come tanti altri a cui la nostra scuola partecipa, ha una grande valenza poiché da un lato ci permette di creare un contatto significativo con il territorio, creando in questo caso un servizio di importante impatto ambientale, e dall’altro dà la possibilità ai nostri studenti di mettersi a confronto con realtà quali l’Università, la ricerca scientifica, le associazioni territoriali e la cittadinanza”. Brunori ha ricordato come questo sia un modo per “fare monitoraggio delle condizioni ambientali, dare ai ragazzi degli strumenti di lavoro e alla cittadinanza degli strumenti di conoscenza dell’ambiente”. “L’obiettivo finale – ha concluso Brunori – è cercare di alzare il livello di sensibilità verso l’ambiente guidando di meno, camminando di più e guardando più le piante e le api”.