Raccontare Perugia agli occhi degli stessi abitanti: questo è l’obiettivo di Gran Tour Perugia, ente che ha ripreso la propria attività a pieno ritmo. Tante le visite, anche al di fuori del capoluogo umbro, per far conoscere maggiormente l’Umbria agli occhi forse meno attenti di chi la vede tutti i giorni.
L’iniziativa nasce nel 2021, in piena era pandemia, dall’idea di due perugine DOC: Maria Elisa Giulietti, storica dell’arte, e Cristina Mapelli, giornalista ed esperta social. Proprio l’idea del sostentamento del turismo locale le spinge a creare qualcosa di nuovo, che possa valorizzare il territorio in tutte le sue sfaccettature.
Innumerevoli le visite realizzate all’interno di Perugia, molte delle quali concentrate nel centro storico. Dal racconto di una giornata tipica medievale, al trekking etrusco, una vera e propria passeggiata urbana che racconta l’influenza di questo popolo nell’Italia centrale. Una vista dall’alto di Torre degli Sciri ma senza dimenticare i passi tra i vicoletti a narrare le vicende della famiglia nobile Baglioni, che esercitò grande influenza su Perugia, e tra le curiosità che possono stuzzicare la fantasia dei visitatori. Perché le vie cittadine hanno un certo nome in dialetto? Quali erano i quartieri a luci rosse nel passato e perché erano così rinomati?
Come già accennato, sono programmate anche escursioni al di fuori della città. Un esempio? La villa del Colle del Cardinale, a Colle Umberto. Uno sfarzoso palazzo dei della Corgna nel 1500, residenza estiva per il soggiorno della famiglia titolare del ducato di Castiglione del Lago. Oppure, una visita alla Cappella Baglioni, dove sono presenti degli apprezzatissimi affreschi del Pinturicchio.
In numeri, un successo anche al di là delle aspettative: 8000 visitatori, 255 visite guidate, 15 musei, 28 luoghi di interesse visitati. Cifre che testimoniano una realtà in netta crescita e che, chissà, potrebbe puntare ancora più in alto. Per ridare slancio a Perugia e tornare alla vita che conoscevamo.