(AVInews) – Norcia, 4 mar. – Raggiunto il ragguardevole traguardo della 60esima edizione, Nero Norcia si è chiusa con “un successo straordinario, 40mila presenze stimate nei due fine settimana, corso e piazza strapieni, commercianti soddisfatti, strutture ricettive piene fino al punto che alcuni hanno dovuto pernottare nei Comuni limitrofi”, ha raccontato Giuliano Boccanera, vicesindaco di Norcia facente funzioni di sindaco. La mostra mercato nazionale del tartufo nero pregiato e dei prodotti tipici si è confermata un appuntamento di riferimento tra le rassegne enogastronomiche italiane, con il tartufo a dominare la scena accanto a prodotti tipici della Valnerina e di altre zone d’Italia che hanno trovato posto tra gli oltre 50 stand dislocati tra piazza san Benedetto e l’area intorno al Museo della Castellina.
In un centro storico sempre più ‘libero’ da cantieri e impalcature, sono state tante le iniziative collaterali, tra cui cooking show e degustazioni grazie alla presenza degli chef dell’Università dei sapori di Perugia, e approfondimenti culturali nel Salotto delle eccellenze condotto dal giornalista Rai Paolo Notari. Una novità molto apprezzata, quest’ultima, in cui si sono alternati diversi personaggi del mondo della cucina e dell’enogastronomia, ma anche del giornalismo e dell’imprenditoria, per discutere di tartufo e territorio.
Tra gli ospiti, Claudio Modesti, enogastronomo e responsabile scientifico Accademia nazionale del Tartufo, Giovanni Anversa, giornalista dirigente Rai, Marco Vittiglio, critico televisivo Radio Radio Roma, Marco Menghini, consulente e autore di Linea Verde (Rai Uno), Amedeo Goria, giornalista Rai, e Massimo Morico, tenente colonnello dell’Aeronautica militare, volto noto della Rai che si occupa di previsioni e rubriche meteo.
Nel programma di Nero Norcia, la cui logistica e organizzazione è stata curata per il secondo anno da UmbriaFiere, c’è stato spazio anche per la presentazione del progetto Fenice, che vede coinvolti Università per Stranieri di Perugia, Camera di commercio dell’Umbria e Scuola umbra di amministrazione pubblica. Il Progetto Fenice è finanziato dal Dipartimento ministeriale per la coesione territoriale con un contributo di quasi 5 milioni di euro, destinati ai territori terremotati della Valnerina per la creazione di un polo d’Internazionalizzazione didattica e produttiva, che dovrà costituirsi attraverso percorsi formativi su turismo, enogastronomia, sostenibilità e culture digitali, mediante la realizzazione di corsi di alta formazione, di cultura e promozione del territorio, corsi di dottorato di ricerca, summer e winter schools.