Come riportato dalla “RDI” (Rivista italiana difesa) e, in seguito, confermato anche dal quotidiano “La Repubblica”, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sembrerebbe aver dato il via libera all’invio del sistema antiaereo/antimissile SAMP-T all’Ucraina, come richiesto pubblicamente da Mykhailo Podolyak, capo consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.La riluttanza italiana delle ultime settimane era legittimata dal fatto che la nostra nazione detiene soltanto 5 batterie dei missili SAMP-T, di cui una attualmente impiegata in Kuwait nell’ambito dell’Operazione ”INEHRENT RESOLVE”. A far cambiare idea al governo italiano è stata, però, la forte pressione statunitense culminata con la chiamata del presidente BIDEN al nostro PDC.Si tratta sicuramente di un salto di qualità , per quanto concerne le forniture militari a Kiev,non solo da parte italiana ,ma anche da parte francese e tedesca, che rispettivamente starebbero prendendo in considerazione la possibilità di inviare forniture di blindati Amx 10 e carri Leopard,come sostenuto quest’oggi,in un’intervista al “Corriere Della Sera”,dall’ex Consigliere per la sicurezza nazionale Keith Kellogg.
Ma cos’è esattamente il sistema SAMP-T?
Come riportato dal sito ufficiale dell’Esercito Italiano,”il sistema fu sviluppato a partire dai primi anni 2000 nell’ambito del programma italo-francese FSAF( Famigli di Sistemi Superficie Aria).Nacque dall’esigenza di disporre di un sistema missilistico a media portata idoneo a operare in nuovi scenari operativi ,caratterizzati da ridotti tempi di reazione contro la minaccia aerea, elevata mobilità e possibilità di adeguare il dispositivo secondo tempi commisurati alla dinamicità della manovra.L’attuale versione del SAMP-T ha capacità di avanguardia nel contrasto delle minacce aeree dei missili balistici tattici a corto raggio.In particolare, fu utilizzata fra il 2015 e il 2016, a Roma per la sorveglianza dei cieli in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia.” Sicuramente trattasi di arma innovativa ed efficiente che potrà dare un forte contributo alla causa ucraina nel conflitto con la Federazione Russa.