L’Ospedale della Media Valle del Tevere è un presidio sanitario funzionante al servizio della popolazione. È in una fase di rimodulazione dei posti letto assegnati ai vari servizi e ambiti di cura ed è pienamente inserito in una rete ospedaliera regionale che la riorganizzazione approvata dalla Regione Umbria, a fine 2023, sta rendendo più razionale, sicura ed efficiente, rimettendola in linea con la normativa nazionale, anche sul fronte della tipologia e qualità di prestazioni da erogare.
Quello di Pantalla era, e continua ad essere, un Ospedale di base, con la differenza, rispetto al passato, che a fronte del venir meno del punto natalità, di fatto mai conforme alla normativa nazionale a causa di un insufficiente numero di nascite, con la nuova riorganizzazione si assiste al potenziamento di altri reparti, dalla chirurgia all’ortopedia, dalla ginecologia all’Ospedale di comunità, ovvero lo spazio dell’ex residenza sanitaria assistita, dove i posti letto passano da 8 a 20. E sono pienamente funzionanti i tanti servizi presenti, tra cui radiologia, gastroenterologia, dialisi, oncologia e Pronto soccorso, con quest’ultimo che funzionerà h24. Come ha avuto modo di sottolineare il direttore regionale della sanità Massimo D’Angelo, l’Ospedale della Media Valle del Tevere è già inserito, e lo sarà ancora di più in futuro, in un percorso di integrazione con l’Ospedale di Perugia, andando in questo modo a risolvere anche un problema di sottoutilizzazione che ha caratterizzato la struttura di Pantalla fin dalla sua apertura.
L’invito che questa amministrazione fa ai cittadini è di continuare a riporre fiducia nella capacità del sistema sanitario regionale di superare le pur tante criticità che in questi anni, da ben prima della pandemia, lo hanno interessato. L’obiettivo è, e sempre sarà, quello di dare servizi adeguati e della qualità migliore possibile a tutte le persone che ne hanno bisogno. Ma questi servizi devono poter essere visti e ottimizzati in maniera integrata tra le varie strutture del territorio, dagli ospedali alle Case della salute, fino agli ambulatori dei medici di medicina generale. Perché i risultati da ottenere non possono prescindere dal dare valore alle tante professionalità esistenti, alle risorse economiche che nella sanità vengono impegnate e alle richieste di qualità che arrivano dai cittadini.