Velocità, precisione e versatilità sono le principali caratteristiche dell’applicazione per mobile presentata da Cratia srl nel tempio italiano dell’innovazione. E proprio durante SMAU Milano è stato assegnato il Premio innovazione, come caso di successo, alla società di Confagricoltura Umbria.
Si tratta di un applicativo “multicolturale” che agevola ed efficienta l’esecuzione di rilievi in campo relativamente alla situazione vegetativa e fitosanitaria delle coltivazioni.
Sviluppata in partenariato con Drive Agency, l’app è stata progettata per coprire la più vasta gamma di situazioni e casistiche riscontrabili in campo, consentendo in modo agevole e guidato il monitoraggio dettagliato e georeferenziato delle colture in ogni fase del loro ciclo di vita, fino alla raccolta del prodotto.
“In un’annata come quella appena trascorsa, falcidiata da un andamento climatico anomalo e da forti problematiche fitosanitarie (si pensi ai danni da Peronospora sui vigneti) lo strumento proposto da Cratia rafforza la capacità di intervento e valorizza ulteriormente la figura del consulente fitosanitario” afferma Cristiano Casagrande direttore di Confagricoltura Umbria.
“Cratia infatti – prosegue Casagrande – lungo le strategie condivise, si impegna a proporre servizi di formazione e consulenza per diffondere soluzioni innovative e all’avanguardia nel settore agricolo umbro e non solo”.
Questa soluzione, dichiara Alessandro Monacelli, presidente di Cratia, “guarda ben oltre i confini regionali ed è adattabile a colture consolidate come vite ed olivo, ma anche di recente introduzione come il nocciolo”.
Con la sistematicità di questo approccio è possibile applicare il principio del “prima intervengo, minore sarà l’impatto ed il costo dell’intervento e quindi il danno” ovvero intervenire preventivamente evita e preserva dalla gestione problematica di manifestazioni patologiche evidenti.
In tale prospettiva, sarà possibile avvalorare i modelli predittivi per le aziende agricole che potranno contare non solo sulle indicazioni di freddi algoritmi ma anche e soprattutto sul riscontro effettuato in campo da operatori specializzati. Il tutto per avere la possibilità di anticipare le cause prima che l’attacco alla coltura si possa manifestare. Così sarà più facile ottimizzare e/o ridurre l’uso di prodotti fitosanitari, preferendo magari quelli con classe di rischio più bassa (minore tossicità).
Dal prossimo anno, quindi, ci sarà un’arma in più a disposizione degli operatori agricoli, che vorranno impegnarsi a perseguire gli ambiziosi obiettivi della strategia europea Farm to Fork in termini di sostenibilità ambientale e resilienza ai cambiamenti climatici.