Con l’inizio del nuovo anno tornano a riaprirsi le porte del Teatro Clitunno di Trevi che riprende dalla stagione “Le domeniche a teatro” promossa da Teatro al Centro (TEC). Domenica 21 gennaio alle 17 ad andare in scena sarà “Il diario di Anne Frank” di Frances Goodrich e Albert Hackett, con – in ordine di apparizione – Roberto Attias, Greta Bonetti, Angelica Accarino, Francesca Bianco, Francesca Buttarazzi, Vinicio Argirò, Tonino Tosto, Susy Sergiacomo, Germano Rubbi e Roberto Baldassari, scene di Vito Giuseppe Zito, costumi di Annalisa Di Piero, brani tradizionali ebraici sono cantati da Eleonora Tosto, per la regia di Carlo Emilio Lerici.
Sul palco – La vicenda inizia con Otto Frank, unico sopravvissuto, che ritrova nella soffitta il diario tenuto da sua figlia Anne. Mentre inizia a leggere, come evocate dalle pagine del diario, riprendono vita le vicende della famiglia Frank nella Amsterdam occupata dai nazisti. È il 1942: la famiglia Frank è ebrea, e i tedeschi danno la caccia agli ebrei di casa in casa. Prima del tragico finale, Anne vivrà due anni nel rifugio segreto, vedendo il cielo solo la notte, da una piccola finestra, con la compagnia della sua famiglia, della famiglia Van Daan e del dottor Dussel. Con una scenografia che si sviluppa su due livelli e quattro ambienti, lo spettacolo è strutturato come un lungo piano sequenza, in cui i dieci attori ci raccontano, in una coralità scenica e narrativa, la loro quotidianità, in un sottile confine ed equilibrio tra tragedia e leggerezza. Le circostanze, inusuali e inimmaginabili, mostrano caratteri diversi e contrastanti, egoismi e simpatie, paura e speranza, e lo sbocciare di un giovane amore. E anche se la fine è imminente e certa, fino all’ultimo Anne conserva la sua voglia di vivere e la sua fiducia nell’umanità: «Continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo…».
Considerato uno dei capolavori del teatro del ‘900, e Premio Pulitzer per la drammaturgia nel 1956, “Il diario di Anne Frank”, nel suo debutto al Teatro Belli nel 2020, ha registrato un grandissimo successo di pubblico e di critica, e un successo di particolare rilievo soprattutto negli oltre 4000 studenti delle scuole di Roma e provincia che vi hanno assistito. Lo spettacolo è ormai al suo quarto anno di repliche consecutive.
Lo spettacolo ha ricevuto il patrocinio dalle principali istituzioni ebraiche: Ucei – Unione della Comunità Ebraiche Italiane, Fondazione Museo della Shoah, Centro Ebraico Italiano G. E. V. Pitigliani, l’associazione Progetto Memoria, l’associazione Figli della Shoah e il Meis, Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah.