L’Umbria è una regione che con orgoglio può rivendicare storia e tesori che tutto il mondo gli
invidia, e uno di questi è la biodiversità. Per far sì che questo gioiello prezioso e unico possa essere ammirato quotidianamente e non rischiare che possa diventare una rarità, la Regione Umbria si è dotata di una Rete Natura 2000 su cui si basa il progetto LIFE IMAGINE. Un progetto ambizioso iniziato nel 2020 che per ora è della durata di 7 anni, cofinanziato dal programma dell’Unione Europea istituito nel 1992 dedicato all’ambiente e al sostegno delle azioni di conservazione della biodiversità. Gli obiettivi posti sono diversi: favorire la conservazione e la gestione proattiva di habitat e specie; assicurare la coerenza tra la rete Natura 2000 e i territori confinanti; aumentare la connettività biologica; assicurare la formazione di professionisti per la gestione di Natura 2000; coinvolgere ed informare i cittadini sul ruolo ecologico svolto da rete Natura 2000 e diffonderne il significato. 
Natura 2000 è una rete di aree destinate alla conservazione della biodiversità sul territorio dell’Unione Europea, relativa alla conservazione degli habitat naturali e semi naturali ma anche della flora e della fauna selvatiche minacciate. In questa regione i siti legati a Natura 2000 sono ben 102, circa il 16% dell’areale regionale, con cui vengono protetti  41 habitat, 143 specie di animali e 8 vegetali, e descrivono un sistema di tutela del patrimonio ambientale e paesaggistico con la finalità di ripristinare le connettività ecologiche che aiutano a conservare e tutelare non solo la biodiversità ma anche gli habitat di specie di flora e fauna considerati di interesse nei contesti regionali, nazionali ed europei. Un turismo sconsiderato o non rispettoso del territorio rappresenta una delle minacce nella salvaguardia della biodiversità, ed è per questo che la rete Natura 2000 e il progetto LIFE IMAGINE supportano un turismo basato sull’assoluto rispetto della natura, in cui i turisti visitino le destinazioni naturali con rispetto e consapevolezza. Un turismo questo che rappresenta uno degli obiettivi principali non solo a livello regionale ma anche europeo, alla ricerca di un possibile equilibrio tra il turismo basato sulla natura e protezione ecologica che può portare vantaggi allo sviluppo del territorio rurali. 


Per arrivare a comprendere la natura di questo progetto ci si può porre diverse domande ovvero
cos’è la biodiversità? Perchè ci interessa? Da cosa bisogna proteggere il nostro patrimonio
naturalistico? 
La biodiversità descrive la varietà di forme di vita sul Pianeta Terra, considerando tutte le specie di piante, animali, funghi e microorganismi e di conseguenza le interazioni ecologiche che esistono tra di loro.  La biodiversità può essere valutata non solo attraverso la misurazione delle specie presenti in un ecosistema, ma anche considerando la varietà genetica all’interno di ciascuna popolazione e la distribuzione delle specie negli ambienti circostanti. Questa visione ecologica ci aiuta a comprendere al meglio la complessità delle interazioni tra organismi e ambiente, per questo motivo la biodiversità viene considerata come un termometro per misurare lo stato di salute del Pianeta. Un ambiente ricco e diversificato offre sostegno e prosperità a tutti gli esseri viventi che lo abitano, che siano umani, animali o vegetali. La biodiversità è essenziale per mantenere gli ecosistemi in salute e promuovere il benessere
globale del nostro pianeta. Ogni forma di vita ha un ruolo cruciale per mantenere in salute l’ecosistema in cui viviamo, per questo motivo ci interessa mantenerla integra ed in salute. Ma oggi le minacce alla biodiversità sono molteplici e variano in base agli ecosistemi in cui ci si trova, e alcune di queste sono in grado di influenzare negativamente la biodiversità a livello globale come la perdita e il degrado degli habitat, i cambianti climatici, l’inquinamento, il turismo sconsiderato, l’introduzione di specie invasive e lo sviluppo di nuove malattie. L’Umbria, gioiello verde d’Italia, non può essere considerata in alcun modo esonerata da queste minacce in grado di compromettere sia gli ecosistemi locali che le specie autoctone. 
L’espansione urbana, l’agricoltura intensiva, la deforestazione e altre attività antropiche hanno portato ad una diminuzione dell’home range di molti componenti della biodiversità umbra e di conseguenza il degrado dei vari habitat. Per di più l’effetto dei cambianti climatici non solo ha influenzato negativamente il mantenimento degli habitat naturali di specie vegetali ed animali ma anche dei cicli vitali delle specie. Il rischio è di assistere, oltre che un aumento degli organismi nocivi come batteri e parassiti, alla diffusione di specie invasive ed adattabili nei nostri ecosistemi. L’introduzione di queste specie aliene può portare ad una competizione con la specie nativa per le risorse come il cibo e l’habitat, inducendone la diminuzione o l’estinzione. Inoltre queste specie possono anche diffondere malattie in grado di minacciare la biodiversità circostante questo perché essendo adattabili sono più resistenti delle specie autoctone. Ad esempio prima una patologia non era in grado di svilupparsi in una popolazione autoctona perché l’individuo malato non riusciva a sopravvivere e di conseguenza ad infettare gli altri componenti della popolazione mentre se una specie è adattabile come spesso lo sono quelle invasive, la malattia può diffondersi e minacciare anche l’ambiente in cui si trovano perché tutto si trasforma, tutto evolve e nulla resta immobile. 


Il mantenimento di questo prezioso patrimonio ed evitare conseguenze di questo genere richiede un sostegno determinante, sia in termini economici che nella tutela della sua ricca biodiversità. Ecco perché diventa essenziale  sostenere il patrimonio naturale umbro: per preservare non solo la bellezza dei suoi paesaggi, ma anche per garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire e una base economica basata sul turismo naturalistico.