ANSA- Gli agenti del commissariato di Foligno hanno arrestato un trentenne ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie.
L’arresto è stato eseguito applicando il nuovo istituto dell’arresto nella flagranza differita, recentemente introdotto, che amplia gli strumenti di contrasto ai reati commessi con violenza di genere.
L’attività dei poliziotti folignati è iniziata lo scorso mercoledì pomeriggio, quando la volante ha ricevuto una richiesta di aiuto da una donna che si era rifugiata in strada per timore di subire violenze dal marito.
Gli agenti, dopo essersi accertati delle condizioni di salute della vittima, sono entrati nell’abitazione trovandovi il marito, già noto alla polizia per reati legati agli stupefacenti, dopodiché hanno accompagnato la donna in commissariato, dove ha deciso di sporgere denuncia.
Secondo quanto ricostruito dalla polizia, quel giorno c’era stata una lite tra i coniugi nel mentre la donna – che è poi fuggita in strada – stava facendo una videochiamata al cellulare.
La stessa ha riferito che da oltre un anno era oggetto di minacce, insulti e aggressioni fisiche da parte del marito, che nella maggior parte dei casi agiva sotto l’effetto dell’alcol. Negli ultimi quattro mesi la situazione era degenerata e l’uomo, in più occasioni, al rifiuto della moglie di consegnargli del denaro, era arrivato a minacciarla di morte, anche con un coltello, e a percuoterla violentemente anche di fronte al figlio piccolo.
La vittima ha confessato di non aver trovato prima la forza di denunciare la sua situazione alla polizia per il timore di subire altrimenti aggressioni ancora più violente.
Vista la gravità del quadro indiziario, gli agenti hanno proceduto all’arresto del trentenne per il reato di maltrattamenti in famiglia. Decisiva, in tal senso, è stata la possibilità per i poliziotti di recuperare la documentazione della videochiamata svolta dalla donna nel pomeriggio del 31 gennaio e bruscamente interrotta dal marito.