UN’ICONA DI STILE NEL TEMPO GRAZIE A FILM E SERIE TV
“Se non hanno più pane, che mangino brioche”

Nell’immaginario collettivo, Maria Antonietta è stata per secoli etichettata come la Regina dell’eccesso che, di fronte alle grida di un popolo affamato, sembra scegliere l’indifferenza. La celebre frase erroneamente attribuitale è diventata emblematica di questa visione distorta, che è stata oggetto di una totale revisione e approfondimento negli ultimi anni. Maria Antonietta è ora oggetto di una rivalutazione e suscita un forte appeal sulle generazioni più giovani. Lo stile eccentrico della Regina funge da fonte di ispirazione inesauribile sia per la moda, influenzando importanti collezioni come quella di John Galliano per Dior del 2006, sia per il cinema.


Si parte dall’ormai datato, ma emblematico, capolavoro cinematografico del 2006 “Marie Antoinette” di Sofia Coppola. La regista statunitense offre una rivisitazione pop della vita di corte di Maria Antonietta, dalla difficile accoglienza ricevuta a Versailles nella primavera del 1770 fino allo scoppio della rivoluzione e al suo trasferimento al Palazzo delle Tuileries il 6 ottobre 1789. Si passa poi alla più recente serie televisiva diretta da Deborah Davis, già nota per la scenografia de “La Favorita” (per cui è stata premiata con il premio Oscar del 2018). La serie tv fornisce una reinterpretazione in chiave femminista, dove la storia è plasmata anche dalle Favorite, ovvero le amanti del Re, e dalle Regine.


Maria Antonietta non è più la frivola Regina ossessionata dal lusso, ma è ora una giovane donna che tenta di superare i limiti imposti dall’etichetta, utilizzando la moda come arma di emancipazione. Inizialmente “prigioniera” della corte e del rigido cerimoniale che scandisce ogni momento della sua vita, riesce poi ad attuare una piccola rivoluzione dei costumi, portando alla rottura dell’equilibrio secolare e immobile di Versailles.


L’evoluzione della figura di Maria Antonietta è accompagnata da scenografie a tinte dark, affiancate negli ultimi episodi da sfarzosi abiti e accessori singolari che evidenziano la sua volontà di ribellarsi, dettando le nuove leggi della moda. Il suo stile non solo influenza le dame della corte, ma diventa un fenomeno di costume universale, che lega la sua figura a quella di una vera e propria trendsetter, che oggi potremmo definire Influencer. L’importanza della sovrana nel dettare le regole del gusto non si esaurisce con la sua tragica morte nel 1793, ma si estende oltre gli eventi storici: la sua figura mantiene un significativo interesse e suscita un enorme fascino anche, e soprattutto, oggi.


Il fil rouge che lega queste due opere, separate da quasi venti anni, è la ricerca di una rappresentazione visiva accattivante, in cui i costumi e la moda svolgono un ruolo fondamentale. Negli ultimi anni, le pellicole in costume hanno suscitato un forte interesse, soprattutto tra i più giovani, che sono attratti da ambientazioni remote e quasi idealizzate. Queste produzioni cinematografiche non solo offrono uno sguardo su epoche passate, ma integrano anche elementi contemporanei e pop nella loro narrazione, rendendole sempre più attuali. La fusione di antico e moderno crea un ponte tra passato e presente, rendendo la storia di Maria Antonietta accessibile e rilevante per le nuove generazioni.