NARNI – 13 marzo – Venerdì 15 marzo alle 16,00 a Palazzo Eroli verrà presentato il libro di Maura Zamola “Donne caparbie. Italiane che hanno cambiato il mondo” in cui l’autrice riscopre e pone all’attenzione figure storiche più o meno note, le cui vicende hanno avuto luogo nel territorio dell’Italia centrale, prevalentemente tra Umbria e Lazio. L’iniziativa, spiega in una nota il Comune, si inserisce nel programma dedicato alla Giornata Internazionale della Donna. Questo il comunicato: “Maura Zamola offre ai lettori preziose indicazioni per visite turistiche. Le personagge che la scrittrice ha scelto hanno diverse estrazioni sociali, sono nobili o popolane, borghesi o sante, ma tutte sono accomunate dalla forte volontà a non piegarsi al destino che la legge del patriarcato ha già deciso per loro, che sia il matrimonio e la maternità o la monacazione. Dovranno lottare, trovare vie traverse, agiranno in modi diversi: chi operando con l’astuzia, chi opponendosi in modo irriducibile al potere patriarcale, chi agendo da protagonista, chi facendosi strumento per condizionare il potere maschile, usando talvolta anche il raggiro e la violenza, pervenendo a esiti imprevisti e mettendo in evidenza possibilità nuove e vie diverse per la vita delle donne. Sempre a Palazzo Eroli sabato 16 marzo alle 16,00 si svolgerà l’iniziativa organizzata dall’Università delle Tre Età Donne storie, diritti e democrazia. Paola Samaritani e Antonio Fresa introdurranno gli interventi di Vincenza Alfano e Giulio Cesare Proietti. L’incontro si inserisce nel più generale progetto La parola obliqua, raccontare: Scrivere, leggere e altre pagine. Per finire, il 24 marzo presso la sala Digipass in Piazza dei Priori, a cura dell’Associazione Minerva, alle 16,00 verrà assegnato il Premio Mimosa, concorso di scrittura narrativa, dedicato quest’anno a Marzia Ubaldi, attrice, doppiatrice, e cittadina narnese. A seguire verrà assegnato il Premio Minerva 2024 a una donna narnese, o di origini narnesi, che si è distinta e si distingue ancora in uno dei campi più diversi, dal volontariato, alla scienza, alla medicina, alla cultura”.