Una nuova collana editoriale impegnata a raccogliere il frutto del lavoro dell’omonima comunità di ricerca regionale promossa dalla Fondazione Istituto Culturale S.Anna di Perugia e da Proteo Fare Sapere Umbria.
Sarà presentato venerdì 3 marzo, alle ore 16:30, presso la Sala S.Anna a Perugia, il primo volume della collana promossa dalla Fondazione Culturale Sant’Anna di Perugia e da Proteo FareSapere Umbria. “Per una storia delle istituzioni educative dell’Umbria”: questo il titolo del libro che inaugura le pubblicazioni della comunità di ricerca nata giusto un anno fa. Nello specifico la pubblicazione raccoglie gli atti del seminario dell’omonimo seminario di studi integrati dai contributi di alcuni studiosi.”L’iniziativa editoriale – si legge nella presentazione del volume, edito da Morlacchi – non vuole essere una semplice ricostruzione della storia dell’istruzione in Umbria, ma configurarsi come una vera e propria operazione di salvaguardia e valorizzazione di un aspetto non secondario del suo patrimonio culturale-educativo. Negli studi ospitati, dunque, la scuola e gli studenti, i maestri e la didattica, insieme alle teorie pedagogiche, resteranno al centro, ma indagati con una prospettiva “dal basso”, collocando le istituzioni educative nel più ampio contesto della società locale e mettendo in evidenza le strette relazioni tra scuola e istituzioni, alunni e contesto economico e produttivo, programmi scolastici e capacità di adattamento di essi ai bisogni locali”.
Il volume, composto da 300 pagine nelle quali si succedono una ventina di interventi e contributi, ha l’obiettivo è quello di sollecitare un rinnovato interesse per la scuola e le istituzioni educative, con il fine civico di alimentare in tutti (politici, cittadini, operatori della scuola) la consapevolezza che una modernizzazione senza istruzione e cultura rischia di far durare sottosviluppo e marginalità.
Il libro che verrà presentato dai professori Mario Tosti dell’Università di Perugia, Marcello Rinaldi e Alberto Stella, prova a cogliere in prospettiva storica uno degli aspetti più rilevanti delle società contemporanee, uno degli elementi più significativi e incisivi dell’organizzazione sociale degli stati moderni: le istituzioni, le forme e le modalità dei processi educativi e formativi nei loro complessi e articolati risvolti culturali, economici, sociali e politici, ed il segno di questa rilevanza, di questa attualità, sembra essere messo in luce proprio dalla vitalità e dalla originalità degli studi di storia della scuola e delle istituzioni educative nelle loro varie articolazioni e direzioni, che a partire almeno dall’ultimo quarto del secolo scorso e dai decenni a cavallo tra gli anni Novanta e gli anni Duemila, hanno dato il via a varie iniziative di ricerca.
La convinzione è che poco si conosca ancora della storia delle istituzioni educative regionali. Non mancano certo puntuali ricostruzioni dell’impatto sul tessuto educativo regionale delle diverse leggi che, dall’Unità fino all’età repubblicana, hanno modellato il tessuto scolastico del territorio, con particolare attenzione all’istruzione primaria e secondaria, ma anche a quella professionale e tecnica. Complessivamente, si tratta di studi interessanti, ben documentati, a volte eruditi, ma la sensazione prevalente è che siano studi spesso originati da ricorrenze, celebrazioni, privi di un respiro generale, in grado di delineare una storia della scuola strettamente connessa ai processi economici, sociali, culturali e politici che hanno trasformato la società regionale e di cui le istituzioni educative sono state certamente fattori di mutamento.
Ne esce un quadro frammentato, che presenta, in generale, una visione verticistica dell’istituzione educativa, che ignora il valore della ricerca interdisciplinare nel campo della storia delle istituzioni scolastiche, l’unica in grado di creare le condizioni per comprendere storicamente il ruolo dell’istituzione nel favorire le condizioni per lo sviluppo ed il progresso personale, culturale, economico e civile di una comunità. Da tale consapevolezza, nasce questa iniziativa che non vuole essere una semplice ricostruzione della storia dell’istruzione in Umbria, ma configurarsi come una vera e propria operazione di salvaguardia e valorizzazione di un aspetto non secondario del suo patrimonio culturale-educativo.
Per questo motivo un particolare filone di ricerca sarà dedicato al recupero e alla valorizzazione degli archivi scolastici, nella consapevolezza che molti archivi di scuole ed istituti di istruzione dell’Umbria, soprattutto quelli di più antica istituzione, attendono di essere esplorati, dopo naturalmente necessarie operazioni di sistemazione e riordinamento, per scoprire e ricostruire tante storie e verificare possibili collegamenti tra la diffusione dell’istruzione e i livelli dello sviluppo economico-sociale della regione.