Dal 27 febbraio in edicola e online un volume che attraversa le vite e le opere dei due artisti, proponendo un viaggio nelle città di Umbria e Toscana dove sono stati protagonisti. Centinaia i consigli su come fare esperienza di territorio a 360 gradi partendo dalle preziose eredità lasciate da Perugino e Signorelli, dei quali ricorre nel 2023 l’anniversario dei cinque secoli dalla morte. Non mancheranno gli interventi e le testimonianze di noti critici d’arte, il calendario con gli eventi e una ricca sezione sugli artigiani. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: “È con vivo piacere ed intima convinzione che saluto questa iniziativa editoriale de la Repubblica volta a celebrare il mezzo millennio dalla morte di due campioni del nostro primo Rinascimento”
“Perugino e Signorelli li classificherei come due emblemi assoluti, uno dell’arte religiosa cattolica e l’altro dell’arte religiosa cristiana ma non di stretta osservanza, un colossale preludio alla crisi del protestantesimo”. Così Claudio Strinati, storico dell’arte tra i più celebri del nostro Paese, nell’intervento che apre la Guida di Repubblica “Perugino e Signorelli: i 500 anni di due maestri dell’arte italiana”. Un volume dedicato al 500esimo anniversario dalla morte dei due grandi geni dell’arte, che hanno lasciato tesori di incommensurabile valore in varie parti della Penisola e in particolare nei luoghi che hanno dato loro i natali negli anni Quaranta del Quattrocento.
Pietro di Cristoforo Vannucci, noto come Pietro Perugino, nasce a Città della Pieve, in Umbria, mentre Luca Signorelli a Cortona, in Toscana. I due borghi sono solo due delle località che, a cavallo tra le regioni, hanno visto i due artisti all’opera. La Guida, dopo aver raccontato la vita dei due artisti e ciò che li ha resi grandi, attraversa ogni città e ogni borgo che ospita una o più opere, proponendone la storia i luoghi imperdibili, le produzioni tipiche e le specialità della tavola e dell’enogastronomia. Circa 500 i consigli sulle tavole imperdibili, sui luoghi dove dormire per prolungare la sosta e su quelli dove trovare golosi souvenir da ogni territorio. E per completare l’esperienza in ognuno degli autentici angoli d’Italia attraversati dal volume, verranno proposti racconti di artigiani che ancora oggi conservano saperi antichi legati a materie prime come il legno, il cuoio, la ceramica, le pietre preziose, e non solo. A seguire, il ricco calendario di iniziative che vedranno i due artisti celebrati nelle varie città.
In Guida anche i racconti d’autore di Flavio Caroli, storico dell’arte e professore ordinario di Storia dell’arte moderna, e Cristina Galassi, professoressa di Storia della critica d’arte all’Università di Perugia e direttore della Scuola di specializzazione in beni storico artistici formata da 13 atenei.
“Una Guida che vi accompagnerà per tutto il 2023 attraverso i luoghi dove è possibile mettere insieme ed ammirare i capolavori di Perugino e Signorelli – afferma nella sua introduzione il direttore delle Guide di Repubblica Giuseppe Cerasa – a cominciare dalla cappella di San Brizio nel duomo di Orvieto per finire al collegio del Cambio nel palazzo dei Priori a Perugia, al martirio di San Sebastiano a Panicale, alla galleria nazionale dell’Umbria, sempre a Perugia che è impegnata in una serie di eventi per ricordare questo anniversario assieme ai Comuni di Cortona, di Città della Pieve, di Todi, Marsciano, Panicale, Trevi, Città di Castello, Montefalco, Foligno (solo per citarne alcuni) col supporto dei Gal radicati in questi territori. Ne è venuto fuori un calendario ricco e raffinato. Noi vogliamo accompagnarvi in questo viaggio”.
“È con vivo piacere ed intima convinzione – afferma il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano – che saluto questa iniziativa editoriale de la Repubblica volta a celebrare il mezzo millennio dalla morte di due campioni del nostro primo Rinascimento, Luca Signorelli e Pietro Vannucci, detto il Perugino. Due figure nelle cui vicende, stili, fortune critiche, si può leggere il reticolo diffuso di storia e cultura del nostro Paese, connotato da una accentuata “biodiversità”, non temperata neanche da esigue distanze di campanile. Non è mio compito entrare in analisi stilistico-artistiche, mi attira però nella loro ricezione anche quella nota peculiare, competitiva, individualistica che animò il Rinascimento, che segna tuttora il carattere italiano. Le avvisaglie nel trattamento riservato da Vasari nelle Vite ai due: iperpositivo per Signorelli, elevato a quasi precursore del suo prediletto Michelangelo; non privo di ombre, sia pur nel riconoscimento della maestria, per Perugino. Da ultimo mi preme affermare che questi due alfieri dell’arte universale non sono vulcani spenti, da essi fluisce ancora oggi un fuoco che nutre lo spirito di chi sta loro innanzi. Da qui il mio plauso”.
“Celebrare due artisti della grandezza di Pietro Perugino e di Luca Signorelli è per la nostra regione un orgoglio ed un vanto unici”, scrive Paola Agabiti, Assessore regionale alla Cultura e al Turismo Regione Umbria: “Il Perugino e il Signorelli non rappresentano solo un simbolo fondamentale della nostra terra ma personalità che hanno compiutamente operato in Umbria e hanno lasciato un forte segno nella nostra regione. I loro capolavori, la cui presenza si rintraccia e si manifesta in tutto il nostro paese, rappresentano l’esaltazione di un Umanesimo che ha pervaso significativamente la nostra penisola e che ha profondamente segnato una rinascita esaltante dai c.d. “secoli bui” che l’avevano preceduto, dando impulso ad un Rinascimento di valori e di testimonianze, ancora oggi rintracciabile nelle nostre città, nei nostri borghi, nelle nostre chiese e nei nostri meravigliosi paesaggi. Le loro opere, la luce che ne traspare, il loro tratto classico e al tempo stesso nitido e visionario, ne definiscono la sconfinata maestria e ne manifestano la profonda influenza su decine di artisti loro contemporanei e non solo. Un particolare ringraziamento alle Guide di Repubblica per aver voluto cogliere questa speciale ricorrenza e dedicarle un così approfondito momento di riflessione”.
“Il doppio anniversario è una grande opportunità culturale e turistica per il centro Italia, soprattutto per l’Umbria e Toscana”, scrivono Gionni Moscetti e Francesca Caproni, al vertice del Coordinamento Assogal Umbria: “In questa terra si trova anche l’opera degli allievi e delle scuole di questi due grandi Maestri del Rinascimento Italiano: per esempio nel territorio del Trasimeno molto diffusa è l’attività artistica di Giovan Battista Caporali e della scuola del Perugino, come pure a Todi quella di Giovanni di Pietro detto lo Spagna. Nel 2023, da una parte il Protocollo d’intesa tra i Comuni di Città della Pieve, Cortona, Orvieto e Todi e dall’altra Assogal Umbria con il progetto di cooperazione regionale, entrambi coordinati dal Gal Trasimeno-Orvietano, che ha assunto il ruolo di Ente capofila, hanno voluto cogliere un’occasione unica per strutturare, anche per gli anni futuri, l’economia turistica di un’area vasta interregionale attraverso una politica di marketing territoriale che vuole intercettare un turismo sensibile e attratto dal concetto di ‘Bellezza’ che trova nell’arte ma anche nell’ambiente, nell’enogastronomia, nell’accoglienza la sua massima sintesi in questo lembo di terra tra l’Umbria e la Toscana”.
La Guida di Repubblica “Perugino e Signorelli: i 500 anni di due maestri dell’arte italiana”, realizzata in collaborazione con Assogal Umbria e Regione Umbria, sarà disponibile in edicola (12 euro più il prezzo del quotidiano) e online allo store ilmioabbonamento.gedi.it/iniziative/guide dal 27 febbraio 2023. Sarà presto anche in libreria, su Amazon e su Ibs.