PERUGIA – Prosegue a Perugia, al Cinematografo Comunale Sant’Angelo sempre con proiezioni ed incontri con ospiti, il festival dedicato a opere prime e non di autrici italiane e straniere – con particolare riguardo agli esordi cinematografici – ma anche ad autori che raccontano storie di donne. Arrivato a metà del suo percorso “Primo Piano sull’Autore – Pianeta Donna”, diretto da Franco Mariotti, è pronto per il rush finale fino a venerdì 15 dicembre.
Alle donne, che tanto hanno dato al cinema italiano, è dedicata anche questa edizione con il tema: “La donna nel cinema: emancipazione e riscossa”.
Lunedì 11 dicembre subito una grande apertura. Le proiezioni sono iniziate con un matinée con la presentazione di “Parlate a bassa voce” di Esmeralda Calabria, introdotto dal cortometraggio “Leo” di Ira Giansante, Chiara Olivieri per Officina Pasolini. La giornata è poi proseguita con i videoclip “I heard love is blind”, omaggio ad Amy Winehouse di Valentina Giannetti per la regia di Giorgia Valentini e “Deiver you” di Gladiah, diretto da Giorgia Fiori.
Per quanto riguarda i cortometraggi si sono avvicendati il poetico “Lontanìa” di Andrea Simonella (introdotto dal critico e storico del cinema Fabio Melelli che ha intervistato il produttore esecutivo Daniele Corvi) e “Switch” di Daniela Giordano, ormai grande amica del festival, che hanno introdotto il docufilm “Il leone e la farfalla” di Fabrizio Denaro, “La terra delle donne” di Marisa Vallone, ambientato in una Sardegna postbellica e selvaggia, e la commedia distopica ed esilarante “La guerra del Tiburtino III” di Luna Gualano.
Anche martedì 12 dicembre è andato in scena ancora ottimo cinema al femminile a Perugia, con la seconda giornata di proiezioni. Il matinée ha visto protagonista il cinema sociale con il corto “The war” di Sara Pastore e il docufilm “Wartime notes” di Barbara Cupisti. Nel pomeriggio si sono avvicendati il videoclip “L’anima grida” di Gipsy Fiorucci.
La cantante di Città di Castello ha quindi presentato il suo videoclip insieme al direttore di “Primo Piano sull’Autore – Pianeta Donna”, Franco Mariotti, e al critico e storico del cinema Fabio Melelli. “L’obiettivo – ha dichiarato la cantante – è quello di dare dei messaggi importanti, con un dialogo tra noi e la nostra anima. L’anima grida è la nostra anima che grida la libertà di essere se stessa, di mostrarsi agli altri per quello che è. Una canzone che parla di un autentico dialogo con il nostro frammento divino che vive in ognuno di noi e quindi una canzone che ci ricorda che non siamo mai lasciati soli. Ci ricorda anche dell’importanza della nostra unicità e autenticità, perché siamo esseri speciali unici e irripetibili, anche se ce ne dimentichiamo spesso. Con la regia di Lorenzo Lombardi è stato girato in Umbria, a Villa Graziani di San Giustino e in un bosco secolare, perché vuole anche valorizzare le bellezze umbre”.
A seguire il corto-documentario “Irina Hale – L’artista bambina”, con cui Cristina D’Eredità ha raccontato una figura fondamentale dell’arte-donna, e il film “Good vibes” di Janet De Nardis, un fanta-thriller in cui brilla Caterina Murino. Le proiezioni sono proseguite con “Romantiche”, opera prima di Pilar Fogliati, qui anche nel quadruplice ruolo di protagonista, introdotto dal videoclip “Principessa” di Rossella Seno e dal dolcissimo cortometraggio “Sognando Venezia”, sorprendente esordio alla regia di Elisabetta Giannini. In prima serata invece un doppio appuntamento col documentario: “Rosa – Il canto delle sirene”, di Isabella Ragonese, al suo primo, impegnatissimo, lavoro da regista, e “Regine di quadri”, con cui Anna Testa racconta un parallelismo tra Maria Bellonci e Isabella D’Este.
“Sono affascinata dal rapporto delle donne con il potere” ha affermato la regista presente in sala per poi aggiungere: “Ho scelto in particolare queste due donne perché entrambe, ancorché a quattrocento anni di distanza l’una dall’altra, hanno avuto un regno, Isabella il ducato di Mantova e Maria Bellonci il Premio Strega. Trovo che il percorso di emancipazione della donna sia paragonabile alla fatica di Sisifo: ogni volta che una donna conquista una posizione, ovvero aggiunge un masso alla vetta, questo immediatamente scivola in fondo e un’altra donna deve riportarlo su, ciclicamente”.
Mercoledì 13 dicembre ad aprire le danze è stato il cortometraggio “Il ballo “di Susy Laude a cui ha fatto seguito la commedia di Giulietta Ravel “Next” con Debora Caprioglio e Paolo Conticini a raccontare il percorso di uno scrittore che vorrebbe immortalare sul grande schermo la sua vita. A partire dalle 16.30 il videoclip della cantante Stefania Rosati tratto dal brano “Vestimi di te”, “Tria” cortometraggio di Giulia Grandinetti – che racconta una Roma distopica in cui le famiglie di immigrati non possono avere più di tre figli – e il docufilm di Giovanna Gagliardo “Good morning Tel Aviv”. Dalle 18,30 il videoclip di Stefano Colli diretto da Miriam Previati sul brano intitolato “M’innamoro al buio”, il cortometraggio “Forbici” di Maria di Razza e a chiudere il thriller di Lydia Patitucci “Come pecore in mezzo ai lupi”, un crime spiazzante che si sviluppa sul filo di una costante tensione dei suoi personaggi. Infine, alle ore 20.30 il docufilm “Enigma Rol” di Anselma Dell’Olio con Lorenzo Acquaviva e Alessandra Carrillo.
Giovedì 14 dicembre alle ore 10 per i matinée (proiezioni per studenti universitari e pubblico), “Come fossi una bambola” di Sara Ceracchi (cortometraggio) e “La pitturessa” di Fabiana Sargentini (docufilm). Alle ore 14.30, “Simon – Yin Yang” (videoclip) di Nicholas Brenci, Dino Evangelistella e Devans Studio, “Speck – un destino cambiato” di Martina Scalini (cortometraggio) e “Mi fanno male i capelli” di Roberta Torre (drammatico) con, tra gli altri, Alba Rohrwacher e Filippo Timi.
Ultimo giorno di proiezioni, venerdì 15 dicembre: alle ore 16.30 “Guardi me” di Lou – regia di Greta Ottanelli (videoclip), “Ballatoio N.5” di Chiara De Angelis (cortometraggio), “Quei due – Edda e Galeazzo Ciano” di Wilma Labate (docufilm) con Silvia D’Amico, Simone Liberati. Alle ore 18.30, “Chiusa dentro” di Giulia Mancini e Ira Giansante (cortometraggio), “Posso entrare? An ode to Naples” di Trudie Styler (docufilm), con Don Antonio Loffredo, Roberto Saviano, Francesco di Leva, Sting, Clementino, Jorit. Gran finale dalle 20.30 con “Come un fiore” di Benedicta Boccoli (cortometraggio), “Il meglio di te” di Fabrizio Maria Cortese (drammatico), con Maria Grazia Cucinotta, Vincent Riotta, Daphne Scoccia, Anita Kravos, Simone Montedoro, Giusi Merli, Mattia Iasevoli, Elvira Cuflic Basso, Vanessa Contucci.
La giuria di quest’anno è composta da: Elizabeth Missland (presidente), Adriano Amidei Migliano, Pierfrancesco Campanella, Sofia Coletti, Silvia Contini, Enzo De Camillis, Paola Dei, Massimo Giraldi, Roberto Girometti, Davide Iannuzzi, Graziano Marraffa, Catello Masullo, Fabio Melelli, Romano Milani, Massimo Nardin, Rossella Pozza, Caterina Taricano, Paola Tassone.
Saranno assegnati i seguenti premi. Solo a donne per i lungometraggi, nelle categorie: “Sceneggiatura”, “Attrice”, “Fotografia”, “Musica” (considerato l’aumento della presenza di donne nelle musiche dei film, che nel cinema è una novità recente, si è deciso di dare un premio anche per la musica), “Montaggio”, “Scenografia”, “Costumi”, “Trucco”, “Produzione”. Il festival è dedicato ad autrici, ma anche ad autori che abbiano raccontato storie di donne, e pertanto verranno assegnati due premi per la “Migliore Regia”: uno ad una autrice e l’altro ad un autore. La giuria assegnerà anche, indipendentemente che si tratti di un’autrice o di un autore, il premio “Miglior Film”. Per la sezione cortometraggi e videoclip verranno assegnati i premi: “Miglior cortometraggio” e “Miglior videoclip”.
“Primo Piano sull’Autore – Pianeta Donna” è organizzato dall’Associazione Culturale AmaRcorD con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC) – Direzione Generale Cinema e la collaborazione della Regione Umbria.