ANSA- Rintracciata dall’ufficio Sdi della Procura generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Perugia una cittadina nigeriana condannata per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.
La donna quarantatreenne utilizzava un nome diverso da quello con il quale era ricercata e questo ha reso difficoltose le operazioni dirette al suo rintraccio.
I fatti a carico della nigeriana, che operava nella zona di Perugia – viene spiegato in un comunicato della Procura generale -, risalgono agli anni 2009-2010.
Secondo gli inquirenti la straniera aveva in particolare il compito di fornire collaborazione e supporto logistico per l’accoglienza dei corrieri che occultavano all’interno del loro corpo gli ovuli.
Inoltre, è stata accusata di essere la tesoriera addetta per la zona di Perugia alla riscossione del denaro provento della vendita dello stupefacente.
L’ordine di carcerazione emesso dall’ufficio esecuzione della Procura generale di Perugia riguarda l’espiazione di una pena di sei anni e mezzo di reclusione.