Per il suo importo, oltre 12 milioni di euro, è il maggiore appalto affidato nel tempo dal Comune di Todi. Non da meno è la valenza strategica, visto che il tema è quello particolarmente “caldo” dell’energia, la cui lievitazione dei costi sta mettendo in difficoltà non soltanto le famiglie e le imprese ma anche le istituzioni pubbliche locali. In questo contesto, l’Amministrazione tuderte ha lavorato ad un piano finalizzato da un lato a contenere e stabilizzare le spese e, dall’altro, ad assicurare un continuo ammodernamento degli impianti, costituiti da circa 4.000 punti luce alimentati da 300 diversi quadri elettrici e da 22 gli immobili che ricadono nella gestione elettrica e termica municipale.
La visione politica è confluita nel bando, pubblicato il 14 novembre, con il quale è stata indetta una gara-partenariato pubblico-privato, meglio conosciuta come finanza di progetto, per la concessione della gestione e manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione e degli impianti termici ed elettrici degli edifici comunali, la relativa fornitura di energia elettrica e termica, la progettazione ed esecuzione dei lavori di adeguamento normativo e l’efficientamento energetico di tutti gli impianti del Comune di Todi.
“Siamo davanti ad un altro passaggio cruciale per Todi – spiega il Sindaco Antonino Ruggiano – che dispiegherà i suoi effetti nei prossimi anni, permettendo alla città di migliorare, non solo dal punto di vista economico ma anche a livello di innovazione e sostenibilità ambientale, la gestione di una voce di costo significativa e soggetta a fibrillazioni che mettono sotto stress i bilanci del Comune”.
L’affidamento consentirà di recepire la normativa comunitaria e nazionale in materia di pubblica illuminazione e di risparmio energetico prevedendo la riduzione dell’inquinamento luminoso, la razionalizzazione dei consumi energetici mediate l’introduzione di apparecchi ad alta efficienza, il miglioramento della sicurezza stradale e l’attivazione di servizi di smart city. La proposta posta a base di gara prevede nel periodo post-concessione di usufruire di un consistente risparmio economico sui costi energetici a carico delle casse comunali, a fronte di un investimento importante a livello di efficientamento della rete a totale carico del concessionario, che si obbliga anche a manutenere gli impianti, con un canone annuo onnicomprensivo di 655 mila euro (il primo anno di 571 mila euro) inferiore alla spesa annua storica.
Il piano fissa l’obiettivo in un risparmio energetico del 73% rispetto allo stato ante operam.La durata della concessione, il cui importo è stimato appunto in 12 milioni e 170 mila euro oltre iva, sarà di sedici anni. La gara, indetta dalla Stazione Unica Appaltante della Provincia di Perugia e pubblicata in Gazzetta Ufficiale, è una procedura aperta con aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa. Il termine per il ricevimento delle domande di partecipazione è fissata nelle ore 12 del 16 gennaio 2023.