Il 20 novembre 2023 la ISS, Stazione Spaziale Internazionale, compie 25 anni. E, curiosamente, quel giorno è stato possibile osservarne il passaggio nel cielo, evidenziato da una luce fissa simile a quella di una stella. Aneddoto ancora più curioso, quel giorno si è potuto osservare anche il “bacio” Luna-Saturno, accompagnato da una scia di stelle cadenti. Storicamente la Stazione Spaziale nasce nel 1998, in orbita terrestre bassa, per incrementare la ricerca scientifica in un ambiente di microgravità, testare tecnologie per l’esplorazione spaziale e acquisire esperienze operative per voli di lunga durata verso la Luna e Marte. Doveva essere completata entro il 2017, ma l’ultimo modulo è stato installato nel 2021, e il termine dell’operatività è fissato per il 2030. Il costo fu ben 150 miliardi di dollari. Venne gestita come progetto di 5 diverse agenzie spaziali: la statunitense NASA, la russa RKA, l’ESA (European Space Agency), la giapponese JAXA e la canadese CSA-ASC. Viaggia a una velocità di 27600 km/h, ad un’altitudine compresa tra 330 e 410 km. Fin dal 2 novembre 2000 è abitata da un equipaggio variabile tra 2 e 7 astronauti.  L’assemblaggio fu un enorme sforzo di architettura spaziale: il primo segmento, Zarja, fu lanciato il 20 novembre 1998 a bordo di un razzo russo. L’ultimo modulo, Leonardo, è stato portato alla stazione nel corso della missione STS-133, seguito dall’Alpha Magnetic Spectrometer nella missione STS-134, a cui ha preso parte anche l’italiano Roberto Vittori. La concezione dello spazio è cambiata nel corso degli anni. Innanzitutto, non costruiscono più gli Space Shuttle: il 21 luglio 2011, con l’atterraggio al Kennedy Space Center dell’STS-135 Atlantis, si concluse ufficialmente l’era dello Shuttle. Inoltre, il suo successore, il Crew Dragon, e la sua piattaforma di lancio 39A non sono più di proprietà della NASA, ma di SpaceX, fondata da Elon Musk con l’obiettivo di creare tecnologie per ridurre i costi dell’accesso allo spazio e permettere la colonizzazione di Marte. Questa è l’era della Space Economy: siamo passati dall’approccio delle aziende statali a quello dei privati. Sono cambiati gli investimenti, ma ciò si poteva notare benissimo anche all’epoca della NACA (National Advisory Committee for Aeronautics); infatti, nel 1958, il presidente Eisenhower, sotto l’effetto psicologico del lancio dello Sputnik 1 da parte dei Russi, favorì il passaggio da NACA a NASA. Il più grande errore della storia, dato che modificò l’investimento principale, che si concentrò più su missioni come quella del Saturn V, sviluppata da Wernher von Braun, una delle figure principali nello sviluppo della missilistica nella Germania nazista prima e negli Stati Uniti poi. Spostandoci a notizie molto vicine a noi, il 2 novembre è uscita la notizia che Assisi è stata scelta da NASA ed ESA per programmare la prossima missione spaziale, e scommetto che tutti siano curiosi di saperne di più…Insomma, lo spazio è un mondo infinito, si evolve ogni secondo, e solamente ad occhi aperti, e vedendolo coi propri occhi, scopriamo che è il libro della più alta verità, una sfera infinita in cui il centro è ovunque e la circonferenza in nessun luogo, un “mondo” da esplorare. Immaginate di salire a bordo di uno Shuttle, o di un Crew Dragon, e di vedere con i vostri occhi realtà affascinanti, da vicino: stelle, pianeti, comete, nebulose, galassie, forse buchi neri…Pensate quanto sia emozionante vedere la Terra, la propria casa, da lassù… Non credo mi possa capitare di andare nello spazio e dire “voglio tornare sulla Terra”!