Tre archi: una dedica in versi a Perugia
Sono echi distanti Le voci sulle scalinate Mentre sopravvive un grillo Cantante delle lontane afe. Tre Archi sorreggono Un ondivago ottobre, Remore di una finta estate Vivo tuttora di ubriacature…
Sono echi distanti Le voci sulle scalinate Mentre sopravvive un grillo Cantante delle lontane afe. Tre Archi sorreggono Un ondivago ottobre, Remore di una finta estate Vivo tuttora di ubriacature…
Perugia, nel vento ridesta Tra le mura poliglotta Nel mio cuore tu sei breccia Mia lusinga e mia molestia.