Ottimi risultati per la campagna abbonamenti alla stagione di prosa 2022/2023 del Teatro Comunale di Todi. Sono state infattti 319 le sottoscrizioni a favore del cartellone allestito dal Teatro Stabile dell’Umbria in collaborazione con il Comune di Todi, un risultato che permetterà alla maggior parte degli spettacoli, grazie alle vendite dei biglietti al botteghino, di puntare al sold out.
Interessante anche il dato riferito alla composizione degli abbonamenti: 199 sono stati quelli acquistati con la proposta “Speciale Giovani”, riservata ai ragazzi con meno di 25 anni e agli studenti universitari; 120 quelli rinnovati o sottoscritti con modalità ordinaria.
“Possiamo dirci soddisfatti dell’accoglienza riservata al cartellone – sottolinea l’assessore alla cultura Alessia Marta – e del grande apprezzamento arrivato dalle scuole della città, un risultato non scontato vista anche la contingenza socio-econonomica”.
Dopo l’inaugurazione con “Raffaello, il figlio del vento” di domenica 6 novembre, la stagione vede il secondo appuntamento mercoledì 30 novembre con Remo Girone, diretto da Giorgio Gallione, l’interprete de Il cacciatore di nazisti, uno spettacolo, a cavallo tra un avvincente thriller di spionaggio e l’indagine storica, basato sugli scritti e sulle memorie di Simon Wiesenthal, ironicamente apostrofato come “il James Bond ebreo” per essere riuscito a consegnare alla giustizia circa 1.100 criminali nazisti. Con quest’opera il regista si interroga non solo sulla feroce banalità del male ma anche sulla sua genesi e diventa così un tentativo epico e civile per combattere la rimozione e l’oblio.
Due gli appuntamenti nel mese di dicembre. Mercoledì 7 dicembre la Stagione prosegue con A che servono questi quattrini di Armando Curcio, una commedia messa in scena per la prima volta nel 1940 dalla compagnia dei De Filippo con grande successo di pubblico. La vicenda ruota intorno al Marchese Parascandolo, detto il Professore, che per dimostrare le sue teorie socratiche, bizzarre e controcorrente, ordisce un piano comicamente paradossale che svela l’inutilità del possesso del denaro. In scena, tra gli altri, Nello Mascia e Valerio Santoro. Martedì 20 dicembre Veronica Pivetti è la protagonista di una black story musicale di Giovanna Gra: Stanno sparando sulla nostra canzone. “Uno spettacolo incalzante dalle atmosfere retrò – spiega la Pivetti – travolte e stravolte da un allestimento urban, spolverato dai fumi colorati delle strade di Manhattan, da occhiali scuri, mitra, calze a rete, scintille e canzoni. E dalla travolgente esuberanza di un mondo risorto alla vita”.