Prende via venerdì 20 ottobre a Todi la quarta edizione del Social Enterprise Open Camp, una quattro giorni di formazione internazionale dedicata all’imprenditoria sociale e che riunirà nella città umbra le voci più significative nel settore.
Si tratta di un’esperienza formativa intensiva, immersiva e residenziale che si contraddistingue per un programma ricco di workshop, casi studio da tutto il mondo, sessioni plenarie e keynote speech.
Trecento già le persone iscritte, dall’Italia e dall’estero, alle plenarie, alle quali la partecipazione resta comunque libera e gratuita fino ad esaurimento posti.
Due le location: il Teatro Comunale e la Sala San Francesco del Convento di Montesanto. Destinatari dell’iniziativa sono imprenditori d’impatto, aspiranti innovatori, operatori di imprese e cooperative sociali, associazioni, operatori della cooperazione internazionale, investitori, rappresentanti di istituzioni, università e accademie.
Sei i casi studio: Albergo Etico di Asti, Identità e bellezza di Sciacca, Koiki in Spagna, Moltivolti a Palermo, Shamba Pride in Kenya e Windenergy dallo Zambia.
Oltre sessanta gli speaker che si alterneranno sul palco tra cui Petra Dillenberger e Birgit Wenz di Lufthansa, Baraka Jeremie Chijenga di Kilimo Fresh Foods Africa, Marta Luca e Angela Modia di Fondazione Snam, Laura Orestano di SocialFare, Marzia Sica della Fondazione Compagnia di San Paolo, Simona Torre di Fondazione Accenture, Cristina Toscano di Fondazione Cariplo e molti altre e altri, con una attenzione particolare all’innovazione e al trasferimento di buone pratiche.
Temi specifici di questa edizione la ridefinizione e rimodulazione dei modelli di business, creazione di nuove culture aziendali e ridefinizione delle governance, attivazione di network di competenze, partnership, contaminazioni, gestione delle risorse umane: leadership, team leadership, team building, formazione di competenze, promozione e ritenzione dei talenti, gestione della mobilità interna, della continuità aziendale e del cambiamento generazionale, promozione di nuove imprese nate da giovani imprenditori, inclusione e valorizzazione delle diversità di genere, intergenerazionali, cognitive, etniche.
Le precedenti edizioni, esclusa quella digitale in tempi di pandemia, si sono tenute a Bari e Matera, a Napoli e Salerno e a Venezia. Soddisfazione in città per la scelta di Todi, per l’occasione piccola capitale dell’imprenditoria sociale e luogo dove convergeranno dibattiti sulla tecnologia e l’accesso al capitale per disegnare le imprese sociali del futuro e favorire l’incontro virtuoso fra capitale a impatto, tecnologia e innovazione con i massimi esperti in ambito internazionale. Al centro il valore del capitale umano e del capita sociale e relazionale, veri e propri motori di cambiamento, sviluppo e crescita delle imprese a impatto.
“Il Social Entreprise Open Camp – sottolinea il Sindaco Antonino Ruggiano – è un’iniziativa di altissima qualità e specializzazione, coerente con la vocazione e l’identità della città. L’auspicio, al di là della ricaduta immediata in termini economici e di visibilità, è che la presenza di così importanti casi di studio e di tanti autorevoli relatori possa costituire un motore per la crescita dell’imprenditoria sociale nell’intera comunità regionale”.
La manifestazoine è promosso da Fondazione Opes-Lcef Onlus che sostiene imprese che generano impatto sociale e ambientale su ampia scala nella modalità dell’impact investing. E’ fra le realtà pioniere in Italia e riconosciuta a livello internazionale per l’intervento a favore di imprese giovani, nella fase “early stage”.