Il Sindaco ha informato il Consiglio anche dell’accettazione da parte di Liliana Segre
Il Consiglio comunale di Todi, all’unanimità, nel corso della sua ultima seduta, ha conferito la cittadinanza onoraria al professor Silvio Garattini, fondatore nel 1963 dell’Istituto di ricerca Mario Negri di Milano, di cui è stato per 35 anni direttore e del quale è attualmente, a 95 anni, presidente. Garattini è ormai da alcuni decenni una presenza abituale ma discreta nella città di Todi, grazie alla casa acquistata nel borgo di Cecanibbi, nella cui comunità si è da subito inserito. Per molti anni vi ha vissuto con la moglie, che oggi è sepolto nel piccolo cimitero frazionale.
Autore di migliaia di lavori scientifici nel campo della farmacologia, pubblicati sulle più autorevoli riviste internazionali, ha ricoperto incarichi nei più importanti organismi che si occupano di salute a livello nazionale, europeo e mondiale. Tra le numerose onorificenze ricevute si segnalano la Legion d’Onore della Repubblica Francese per meriti scientifici, il Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana e Lauree Honoris Causae alle Università di Bialystok, Polonia e di Barcelona, Spagna.
Il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano, nel proporre la cittadinanza onoraria al professor Garattini, ha sottolineato il suo grande affetto e la sua grande disponibilità nei confronti della città e l’utilità di alcuni suoi preziosi consigli anche durante la congiuntura pandemica.
Nella stessa seduta, il primo cittadino ha informato la massima assise cittadina di essere in contatto con la Senatrice Liliana Segre, alla quale in passato era stata attribuita ugualmente la cittadinanza onoraria, per concordare il conferimento in forma ufficiale. Il Sindaco ha dato lettura del messaggio di ringraziamento ricevuto dalla stessa senatrice, che si è però detta impossibilitata a raggiungere Todi, impegnandosi ad inviare un saluto scritto perché possa essere condiviso con l’intera comunità locale.
“A breve – fa sapere il Sindaco Ruggiano – renderemo note le date delle rispettive cerimonie al fine di assicurare il massimo coinvolgimento della città”.