L’apertura del settore “Danza” all’interno della biblioteca Sandro Penna di San Sisto, a Perugia, oltre ad arricchire le proposte di lettura della biblioteca, ha permesso la creazione di eventi che si sviluppano intorno al vivace mondo dell’arte coreutica permettendo fecondi incontri utili al confronto tra operatori della danza e cittadini. Proprio da qui prende infatti spunto “La danza e la sua storia”, ciclo di incontri promosso dalle Biblioteche Comunali di Perugia e l’associazione Tra le Vie, con un attivo coinvolgimento di Centrodanza Spazio Performativo e il sostegno del Comune di Perugia, giunto alla sua terza edizione.
Novità del calendario 2023/24, che prosegue nel format di incontri con gli autori per la presentazione di libri dedicati alla danza, sarà un focus sulla fiaba che si svilupperà, tra narrazione orale e fisica, durante la prima iniziativa venerdì 15 dicembre alle 17 alla Biblioteca Sandro Penna dal titolo “La fiaba ponte o specchio? Riflessioni su un mondo parallelo” che si aprirà con i saluti istituzionali di Leonardo Varasano (assessore alla Cultura del Comune di Perugia) e vedrà la partecipazione di Giuseppe Moscati, presidente della Fondazione Centro studi Aldo Capitini di Perugia e responsabile della Biblioteca Neoumanistica dell’Accademia della Fondazione Cucinelli di Solomeo. L’ingresso è libero.
A seguire, domenica 17 dicembre allo Spazio Mai prenderà il via la messinscena di “Piccola fiaba un po’ da ridere un po’ da piangere”, spettacolo di Antonio Moresco diretto e interpretato da Alessandra dell’Atti, realizzato con il sostegno dall’associazione teatrale Mttm di Perugia. L’ingresso è libero.
Lo spettacolo – Cosa accadrebbe se, all’interno di una scuola, una bidella un po’ fata e un po’ strega, per vendicarsi delle prese in giro degli alunni bambini che sono sempre insoddisfatti del cibo che proviene dalla mensa, decidesse di far loro un incantesimo facendoli innamorare continuamente, come quei “grandi” che non sanno mai decidersi?
Che cosa accadrebbe se i corridoi di quella scuola risuonassero ogni istante di sospiri e di lamenti a causa di tutti i sogni infranti, dei cuori spezzati, delle gelosie disperate prodotte dal temibile incantesimo? E cosa accadrebbe se due bambini, entrambi curiosamente affetti da sonnambulismo, dopo aver trascorso intere notti a camminare mano nella mano sopra i tetti della città come in un sogno, perché loro sono davvero innamorati, si ritrovassero improvvisamente in una realtà che non riconosce la possibilità di sognare?
Il mondo fantastico di Sonnambulina e Sonnambulino è una fiaba iniziatica dalle tinte ora struggenti ora molto divertenti, tanto da poter essere non solo una splendida narrazione per bambini, ma anche un’illuminante metafora per gli adulti.
In “Piccola fiaba…” il mondo dei sentimenti umani viene indagato in chiave onirica e surreale: la Luna, la grande madre natura, parla ed incoraggia chi sospira nel perseguire i propri sogni e le proprie aspirazioni anche se la meta è lontanissima, mentre gli animali della notte, creature reali e magiche al tempo stesso, non lasciano mai da solo chi si ritrova a dover comprendere ed accettare un’improvvisa delusione. Pozioni magiche, repentini cambi di scena ed esilaranti dichiarazioni d’amore, saranno suggestioni narrative che avvolgeranno lo spettatore in un racconto che rappresenta una riflessione sulla vita e sulla natura dei sentimenti umani. Ogni elemento, compresa l’interpretazione, l’allestimento e i costumi di scena, concorrono alla sublimazione delle atmosfere emotive, rendendole capaci di toccare le corde più profonde dell’animo umano. Una fiaba un po’ da ridere e un po’ da piangere. Per adulti e bambini.
«Riteniamo interessante realizzare un focus sulla fiaba – fanno sapere dal Centrodanza Spazio Performativo – in quanto quest’ultima è strumento di crescita personale e rappresenta un contenitore culturale di importanti significati simbolici e archetipici che permettono l’evoluzione della nostra anima, intesa come la parte più autentica di noi stessi. È interessante notare come nella nostra città la danza sia praticata da un rilevante numero di giovani e giovanissimi. Stime attendibili, infatti, valutano che circa 2.000 tra ragazzi e ragazze frequentano le numerose scuole o corsi di danza proposti a Perugia. A fronte di una richiesta numerosa “del fare danza” risulta carente la proposta di incontri ed elaborazioni teoriche che completino, da un punto di vista formativo e culturale, questa grande partecipazione. Grazie alla collaborazione con la Biblioteca Sandro Penna e con l’associazione “Tra le Vie”, proviamo in parte a soddisfare questa necessità per una formazione consapevole e di qualità dei nostri giovani».
Il ciclo di incontri, realizzato con il sostegno del Comune di Perugia, è parte del progetto “Tra le vie” che mette in rete una serie di soggetti della comunità educante che operano nel quartiere di San Sisto per rispondere, attraverso una proposta culturale condivisa, ai bisogni dei cittadini con particolare attenzione ai più piccoli.
“Tra le vie” inizia il suo percorso ad aprile 2021 proponendo una serie di iniziative attraverso le quali contribuisce alla riappropriazione del territorio ed al dialogo intergenerazionale.
Il nucleo fondatore della rete è formato dai seguenti soggetti: Fontemaggiore Centro di Produzione Teatrale, Oratorio Anspi, Biblioteca Sandro Penna, associazione Carnevale I Rioni, Istituto comprensivo Perugia 7, Amici dell’Arte di San Sisto, Centrodanza Spazio Performativo, Jester Music Room.