Fine settimana ricco di appuntamenti targati Tourné. La stagione promossa da Aucma e Mea Concerti propone infatti tra appuntamenti tra Assisi e Spoleto.

Si inizia giovedì 21 marzo al teatro Lyrick di Assisi con i Pink Floyd Legend e una tappa del loro tour celebrativo dei 50 anni dall’uscita di “The dark side of the moon”, uno degli album iconici dei Pink Floyd, tra i più venduti di tutti i tempi, ampiamente considerato come uno dei più influenti della storia della musica. Il disco è entrato nel mito anche per la tecnica di registrazione, per i temi proposti, per la sua bellezza e, per certi versi, anche per la semplicità delle melodie, che segna l’inizio della maturità artistica dei Pink Floyd.

Nelle  due ore di concerto, oltre all’esecuzione integrale del capolavoro del 1973, i Legend riproporranno anche tutti i più grandi successi della band inglese, accompagnati dai video originali d’epoca proiettati sul grande schermo circolare e immersi nel nuovo disegno luce e laser. La band è composta da Fabio Castaldi (voce e basso), Alessandro Errichetti (voce e chitarre), Simone Temporali (voce e tastiere) ed Emanuele Esposito (batteria). Completano la formazione Giorgia Zaccagni, Nicoletta Nardi e Sonia Russino ai cori e  Maurizio Leoni al sassofono solista. I Legend sono la band italiana riconosciuta da critica e pubblico come la migliore interprete dei capolavori dei Pink Floyd, testimoniato dal tutto esaurito registrato in ogni data.

Evento promosso in collaborazione con il Comune di Assisi.

Venerdì 22 marzo alle 21, anche in questo caso al teatro Lyrick, spazio a  Pfm canta De André. A 45 anni dal famoso tour “Fabrizio De André e Pfm in concerto”, che ha segnato l’inizio di una delle migliori collaborazioni artistiche, Pfm torna sui palchi di tutta Italia con un tour (prodotto da D&D Concerti e organizzato in collaborazione con Ventidieci) che rende omaggio allo straordinario sodalizio tra la prog band più famosa al mondo e il cantautore genovese. Per rinnovare l’abbraccio fra il rock e la poesia, alla scaletta originale saranno aggiunti anche brani tratti da “La buona Novella”, completamente rivisitati dalla band.
Sul palco una formazione spettacolare, con tre ospiti d’eccezione: Flavio Premoli (fondatore Pfm) con l’inconfondibile magia delle sue tastiere, Michele Ascolese, chitarrista storico di Faber, e Luca Zabbini, leader dei Barock Project.

De André disse: «La nostra tournée è stata il primo esempio di collaborazione tra due modi completamente diversi di concepire e eseguire le canzoni. Un’esperienza irripetibile perché Pfm non era un’accolita di ottimi musicisti riuniti per l’occasione, ma un gruppo con una storia importante, che ha modificato il corso della musica italiana. Ecco, un giorno hanno preso tutto questo e l’hanno messo al mio servizio».

Prevendite su circuiti TicketItalia e TicketOne per l’evento promosso in collaborazione con il Comune di Assisi.

Sempre il 22 marzo ma al teatro nuovo Gian Carlo Menotti di Spoleto a salire sul palco sarà “Queen Rhapdody”. Una favola quella di Freddie e dei Queen fatta rivivere dalla penna di uno dei più prestigiosi autori italiani, Francesco Freyrie. Uno spettacolo nello spettacolo dove video, musica e favola si intrecciano in un crescendo di emozioni, dagli esordi a “A Night at the Opera”, dal Live Aid a Wembley. Con la regia di Daniele Sala e un contributo di Katia Ricciarelli per rivivere sul palco la leggenda di una band che ha scritto la storia del rock e non solo. Alla voce Sonny Ensabella, alla batteria Paolo Valli.

«È vita reale o è fantasia? », comincia così la canzone manifesto dei Queen, l’azzardo più incredibile della storia della musica rock. C’è dentro di tutto, schegge di hard-rock, pop, glam, l’opera lirica, il Settecento, la teatralità, le ansie esistenziali dell’uomo, i reietti, gli Dei e gli Inferi.
Eppure dopo 43 anni dalla sua pubblicazione, nessuno è ancora riuscito a svelare il segreto del suo significato e a comprenderne appieno i meccanismi del suo successo. Più che una canzone è un mostro, una specie di Frankenstein creato e cantato da un brutto anatroccolo che si era trasformato in un dio e suonata con una chitarra eccezionale, scolpita nella trave di un caminetto, proprio come era successo a Pinocchio. Forse il segreto dei Queen è proprio questo: aver giocato a tenere i piedi in due staffe, uno sulla terra e l’altro nel mondo delle favole.
Non ci sono messaggi sociali nelle loro canzoni eppure ancora oggi sono potenti, affascinanti, credibili, per nulla superati dalla realtà. La loro arte è sempre stata la messa in scena di una favola romantica, malinconica, ironica, straziante, gioiosa, sensuale e trasgressiva. Per comprenderli non serve la ragione, bisogna solo arrendersi alla loro straordinaria capacità di affabulare dai dischi, ai live, alle loro vite, in particolare quella di Freddie.
Un nuovo spettacolo in cui la musica, le fascinazione visive, la narrazione convivono in una formula più teatrale, una vera rapsodia pop abitata da gatti, brutti anatroccoli, chitarre fatate, regine viziate e uno scrigno di canzoni che spaccano il cuore ad ogni nota, regalandoci l’illusione di poter “vivere per sempre”.