FOLIGNO – Il 2024 per il progetto Umbria Factory inizia con l’ormai tradizionale sezione “off” e subito a febbraio al via alcuni appuntamenti a Foligno, all’interno dello Spazio Zut, tra teatro e musica.
“Umbria factory off” è un cartellone multiforme ed estremamente versatile di eventi e spettacoli di teatro, danza, musica e performing arts realizzato in location eccezionali su diversi territori della regione grazie alla collaborazione di partner e enti culturali e artistici locali e nazionali.
Si inizia sabato 3 febbraio (ore 17) con il teatro di figura. Allo Spazio Zut! andrà in scena “Cracrà punk”, produzione di Fontemaggiore con testo e regia di Gigio Brunello. Uno spettacolo di burattini che riprende le vicende di Punch and Judy, adatto dai 5 anni. I due regnanti, non riuscendo ad avere figli, si affidano alla cicogna Cicogna Tiresia che, alla guida di un aeroplano, ha il compito di portar loro il bebè. Caduto dal cielo per una svista di Tiresia, Bebè si ritrova davanti alla porta di Ada, la signora Morte, la quale, intenerita, non può fare a meno di abbandonarsi al suo sogno di diventare mamma. Bebè cresce felicemente fin quando insieme alla cresta blù da Punk, gli sorge in testa la domanda finora evitata: chi è suo padre?
A seguire, giovedì 15 febbraio (ore 21) e sempre allo Spazio Zut!, toccherà alla musica dal respiro internazionale dei Širom, per un concerto realizzato in collaborazione con Young Jazz. “Širom” in sloveno significa “andare lontano” e “dappertutto” e questa ampiezza semantica rende bene l’idea di una musica in movimento, capace di cogliere e intrecciare modi e influenze eterogenee, riportando la molteplicità a sintesi.
Iztok Koren, Samo Kutin e Ana Kravanj sono un trio sloveno che suona un folk “immaginario” e “proveniente da un universo parallelo” come amano dire loro stessi; o un “folk che sembra folk ma non lo è”, come ha scritto qualcun altro.
Nel repertorio del trio trova espressione un corpo sonoro vastissimo che non solo attinge alla tradizione (viola, ocarina, mizmar, ribab, daf, balafon, guembri, banjo, ghironda, liuto, tambura brač, carillon) ma si avvale anche di oggetti autocostruiti. A dispetto di tale ricchezza strumentale, il sound rimane minimalista e ha un che di sciamanico, muovendosi nella dialettica tra oscurità e luce, mistero e rivelazione. Le loro performance sono magnetiche e coinvolgono gli ascoltatori in un’esperienza rituale, potente e immersiva.
“Umbria factory off” proseguirà poi a marzo con un altro concerto sempre di livello internazionale quando sul palco dello Spazio ZUT!, giovedì 7 marzo (ore 21), salirà Alabaster DePlume (nome d’arte di Gus Fairbairn), un compositore, sassofonista, attivista, poeta e oratore di Manchester.
I suoi ultimi album sono un affascinante e inafferrabile mix spiritual jazz, folk, spoken poetry e global sounds. Sia “To Cy & Lee: Instrumentals vol. 1”, che “Gold – Go Forward in the Courage of Your Love” hanno una genesi piuttosto unica che riflette l’estetica e la portata “politica” dell’azione artistica di Alabaster. DePlume sperimenta nei suoi lavori un afflato etico e sociale collaborando con musicisti straordinari della scena internazionale sempre diversi (tra questi Tom Skinner dei Sons Of Kemet) in una dimensione di improvvisazione estemporanea.
Nei prossimi mesi, inoltre, ospiti della rassegna saranno numerosi artisti internazionali e compagnie teatrali emergenti che si esibiranno in location disseminate in diversi comuni dell’Umbria e location d’eccezione per accompagnare il pubblico in un viaggio alla scoperta delle nuove tendenze della musica e dello spettacolo dal vivo e di luoghi affascinanti del territorio regionale.
“Umbria Factory Off” [L’intervento è stato realizzato con il sostegno dei Fondi PR – FESR 2021-2027 – Priorità 1 – OS 1.3. – Azione 1.3.4. Bando per il sostegno di progetti nel settore dello spettacolo dal vivo – anno 2023] è un programma multidisciplinare dedicato ai processi di creazione contemporanea e curato da ZUT! che vede ogni anno la presenza di ospiti nazionali e internazionali non solo a teatro, ma anche in luoghi storici e spazi non convenzionali per assaporare la magia delle arti performative a trecento sessanta gradi.
La rassegna, sezione off del progetto UMBRIA FACTORY, sarà l’occasione di tenere viva l’attenzione su quanto di interessante offre il panorama teatrale, performativo e musicale italiano e straniero per accompagnare il pubblico alla prossima edizione di “Umbria Factory Festival”.