ANSA- Con un incontro che ha riunito tanti protagonisti del settore, ha preso il via un percorso per condividere le esperienze della filiera della birra umbra.

Un settore “di eccellenza” che oggi vede “l’Umbria modello nazionale”.

A sottolinearlo è Stefano Fancelli della rete di imprese Luppolo Made in Italy, promotrice del progetto di Filiera del luppolo e dell’evento Umbria terra di birra, organizzato al Chocohotel di Perugia.
Aziende della filiera birraria e rappresentanti delle istituzioni sono stati chiamati “ad avviare un nuovo percorso” tramite un format “che parte da Perugia e attraverserà i territori dove la birra produce valore, qualità e costruisce anche connessioni con le produzioni agricole”. Il confronto, sottolineano i promotori dell’evento, sarà anche utile per individuare “obiettivi e strumenti per far crescere il modello Umbria”.
Un modello relativamente giovane, che si è sviluppato nel corso di un decina di anni “grazie alla qualità dei centri di ricerca e formazione, come il Centro di ricerca sulla birra dell’Università di Perugia e l’attenzione delle istituzioni con la legge regionale sulla birra”. Così il cuore verde d’Italia è diventato “un modello di eccellenza” con birrifici artigianali di qualità “che vincono premi nel mondo”, e che ora si racconteranno.
“Il viaggio -è stato detto – ci porterà alla scoperta dei produttori di orzo, di malto e di luppolo, alla scoperta dello straordinario patrimonio dei birrifici artigianali”. Riguardo il futuro, c’è la volontà di “promuovere un nuovo turismo birraio, che porta in Umbria già tanti appassionati e che fa dell’Umbria un modello”.
All’incontro del Chocohotel, fra gli altri, hanno partecipato anche la consigliera regionale Paola Fioroni, vicepresidente dell’Assemblea legislativa e Ombretta Marconi, direttrice del Centro di ricerca sulla birra dell’Università degli Studi di Perugia.