Inaugurata venerdì 8 dicembre, alle ore 12, presso la Sala del Torcularium del Nido dell’Aquila, la mostra Repetita Iuvant. Nino Cordio, incisioni inedite”, organizzata dal Comune di Todi in collaborazione con la famiglia dell’artista. Curata dal critico d’arte Massimo Mattioli, l’esposizione presenta oltre cinquanta opere realizzate prevalentemente ad acquatinta, una delle tecniche predilette dal grande artista, che ne fu uno dei maggiori esponenti della sua generazione in Italia. Un omaggio che la città ha voluto tributare ad un personaggio per decenni protagonista della vita culturale tuderte, dal suo studio realizzato nella grande casa di Collelungo dove amava trascorre lunghi periodi dell’anno.
La scelta delle opere esposte, tutte inedite fino ad oggi, si è focalizzata su alcuni nuclei di incisioni che a livello formale propongono i temi abituali affrontati da Cordio nella sua opera: essenzialmente naturali, con le prevalenti reminiscenze della natia Sicilia commistionate a stimoli ricevuti dall’Umbria. Paesaggi, palme, melograni, fiori, boschi.
La particolarità di questa mostra è data però dai brillanti cromatismi offerti dalle stampe, legati alle sperimentazioni praticate dall’artista sulla tecnica dell’acquatinta. Le opere esposte sono infatti riunite in nuclei, con lo stesso soggetto ma con tonalità di colori diverse. Si tratta in realtà delle prove che Cordio faceva per constatare la resa dei diversi accostamenti cromatici, e in base a queste prove poi sceglieva quella da stampare per l’opera finale.
“L’acquatinta”, puntualizza Mattioli nella scatola/catalogo che accompagna la mostra, “consente di ottenere stampe a colori con i diversi inchiostri disposti su più lastre, generalmente quattro, incise con il medesimo soggetto. E grazie a tecniche utilizzate fin dal Seicento, effetti vellutati e toni sfumati che ricordano quelli dell’acquerello. Tutto questo, caratteristica imprescindibile per la grafica d’arte, consente di tirare un grande numero di copie tutte uguali”.
Nato a Santa Ninfa, in provincia di Trapani, nel 1937, Nino Cordio ha studiato all’Istituto d’Arte di Catania e all’Accademia di Belle Arti di Roma. Successivamente ha frequentato l’Atelier di Friedländer a Parigi. Ha insegnato presso il Liceo Artistico di Roma e presso la «International School of Art», in Umbria. Ha esposto i suoi lavori in numerose personali in Italia, Europa e Americhe. Ha vissuto e lavorato tra Roma, dove è deceduto nel 200, e Todi. La mostra rimarrà aperta fino al 7 gennaio 2024.